La vice-campionessa olimpica di discesa libera, Sofia Goggia è intervenuta in occasione della Giornata Internazionale delle Donne, mandando un importante messaggio di eguaglianza che può avere nello sport un esempio pratico da seguire per il futuro.
Il messaggio di Sofia Goggia nella Giornata Internazionale delle Donne
“Mi sento orgogliosa e privilegiata in quanto inserita in quello che considero l’unico, vero, sistema meritocratico del nostro Paese: quello sportivo. A differenza di altre discipline, dove il risultato delle competizioni è valutato su criteri tecnici e soggettivi, il cronometro è un giudice imparziale – ha detto alla Gazzetta dello Sport -. Secondo una stima la parità di genere in Italia si raggiungerà circa nel 2155: ad esempio per lo stesso ruolo e preparazione scolastica uomini e donne avranno pari opportunità di carriera e di salario. Parità di genere vuol dire parità per tutti. Lo sci alpino è una realtà privilegiata: la FIS non prevede distinzioni tra atleti di sesso femminile e maschile. Tutti gli atleti accedono allo stesso cache per vittoria e piazzamento: solo alcuni premi dati dalle organizzazioni locali, proprio per la loro particolarità di importanza nei due circuiti, hanno delle differenze nei loro montepremi. Nel 2027 la Coppa del Mondo di sci femminile compirà sessant’anni: lo sport e i suoi valori sono sempre stati legati da un sottile filo rosso alla “questione” della parità di genere tra uomini e donne. Proviamo a seguire la trama sottile che unisce la storia della parità di genere alla storia dell’emancipazione femminile nello sport“.