In un annuncio che sottolinea l’importanza delle radici storiche e dei legami culturali, Gianmarco Gabrieli, presidente provinciale di Italia Viva Bergamo, ha presentato una proposta per commemorare un evento storico significativo: il 600° anniversario dell’annessione di Bergamo alla Serenissima Repubblica di Venezia, avvenuto il 6 maggio 1428. Questa celebrazione mira a rinforzare e valorizzare la connessione storica e culturale tra le città di Bergamo e Venezia, proponendo un’iniziativa che vedrà la luce nel 2028.
Gabrieli ha evidenziato come l’evento non si limiterà alla sola città di Bergamo, ma estenderà i suoi effetti a tutta la provincia, coinvolgendo castelli, luoghi di culto e siti storici legati al periodo della dominazione veneta. L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere la cultura e la storia locale, dall’altro attirare visitatori e appassionati da ogni parte, beneficiando l’intero territorio bergamasco e rafforzando il legame con Venezia, città con cui Bergamo condivide un’importante eredità veneziana.
Il presidente di Italia Viva Bergamo ha inoltre ricordato il contributo di Valerio Bettoni, ex presidente della Provincia, il quale decenni fa aveva già sottolineato l’importanza di creare un ponte comunicativo e culturale tra Bergamo e Venezia. Gabrieli ha lodato la visione di Bettoni, considerandola più attuale che mai e dimostrazione di come idee innovative possano avere un impatto duraturo e diventare punti di riferimento per il futuro.
Per garantire il successo dell’iniziativa e assicurarle un riconoscimento internazionale, sarà fondamentale la collaborazione con il Comune di Venezia. Insieme, si lavorerà per sottolineare l’importanza storica e culturale del legame secolare tra le due città, trasformando Bergamo in un catalizzatore di interesse a livello globale.
Questa proposta culturale e storica, leggibile QUI, si rivolge a tutti i cittadini, alle associazioni culturali e alle istituzioni locali, invitandoli a partecipare e sostenere il progetto. L’iniziativa promette di essere non solo un momento significativo di riflessione storica ma anche un’opportunità di crescita culturale e promozione turistica per l’intero territorio bergamasco, riaffermando così il valore delle sue radici storiche e del suo patrimonio culturale in un contesto contemporaneo.