Botteghe: un anello vitale nelle valli bergamasche

Confcommercio Bergamo ha effettuato una mappatura dettagliata delle attività commerciali nelle valli, rivelando che ci sono 1.285 negozi di vicinato, equivalente a 4,2 attività ogni mille residenti

Nelle pittoresche vie dei paesini e dei borghi, fino alle frazioni più remote, i negozi di vicinato non sono solo luoghi di commercio, ma costituiscono un tessuto sociale essenziale e un baluardo contro lo spopolamento. La mancanza di questi negozi, come alimentari, panifici e botteghe varie, rende la vita nelle valli ancora più difficile.

Botteghe: un anello vitale nelle valli bergamasche

Nel corso degli ultimi dieci anni, gli esercizi commerciali di vicinato nella provincia di Bergamo sono diminuiti del 15%, secondo l’Osservatorio regionale sul commercio. Tuttavia, nelle cinque comunità montane della Bergamasca, la diminuzione è stata del 12%, evidenziando una maggiore resilienza delle piccole botteghe rispetto ad altre aree della provincia. Confcommercio Bergamo ha effettuato una mappatura dettagliata delle attività commerciali nelle valli, rivelando che ci sono 1.285 negozi di vicinato, compresi alimentari, abbigliamento, panifici, macellerie, tabaccherie, librerie, ferramenta ed edicole. Questo equivale a 4,2 attività ogni mille residenti. Le valli bergamasche presentano una diversità nella densità commerciale: la Valle Brembana, ad esempio, ha una densità di 6,5 attività ogni mille residenti, mentre la Valle Imagna registra 2,8 attività ogni mille abitanti. La Valle Seriana vanta il maggior numero assoluto di negozi, con 579 attività per 132mila abitanti.

La distribuzione dei negozi varia anche per settore: il 15,7% di essi sono alimentari, con alcune valli che mostrano una maggiore concentrazione in questo settore rispetto ad altre. Ad esempio, la Valle Brembana ha il 22,8% di negozi di alimentari, mentre la Valle Seriana presenta solo l’11,4%. Inoltre, la mappatura rivela che quasi la metà dei proprietari di negozi di vicinato sono donne, evidenziando un equilibrio di genere nel settore commerciale delle valli. Tuttavia, c’è una preoccupante mancanza di ricambio generazionale, con solo il 3,3% degli imprenditori sotto i 30 anni. Nonostante le sfide, i negozi di vicinato rimangono un pilastro della vita comunitaria nelle valli bergamasche, contribuendo alla coesione sociale e all’economia locale.

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