L’omicidio di Sharon Verzeni ha scosso profondamente Terno d’Isola, un piccolo paese che ora riflette sulla sua sicurezza. Sharon, 33 anni, è stata vittima di un’aggressione fatale con accoltellamento in via Castegnate, un evento che ha portato alla luce le preoccupazioni degli abitanti riguardo la sicurezza del paese.
Omicidio di Sharon Verzeni: ipotesi squilibrato
Molti residenti e commercianti di Terno d’Isola riconoscono che di giorno non ci sono particolari problemi, ma la situazione cambia radicalmente di sera, soprattutto in alcune zone come piazza VII Martiri e la stazione. La piazza, in particolare, è considerata un luogo problematico a causa dello spaccio di droga. Gli spacciatori operano apertamente, rendendo la piazza un luogo evitato dai cittadini dopo una certa ora. Un giovane, Alessandro, ha raccontato di essere stato aggredito tre anni fa, un’esperienza che ha lasciato un’impronta duratura sulla sua percezione della sicurezza nel paese.
Nonostante gli sforzi del Comune, che ha implementato un sistema di videosorveglianza e avviato il progetto “Terno sicura: controllo di vicinato 2.0”, molti abitanti rimangono scettici. Il progetto prevede che i residenti segnalino comportamenti sospetti ai referenti di zona, che a loro volta informano le forze dell’ordine. Tuttavia, alcuni cittadini considerano queste misure insufficienti e temporanee. Il sindaco Gianluca Sala ha dichiarato che il Comune è consapevole dei problemi di sicurezza e ha già preso provvedimenti, inclusi vertici con le forze dell’ordine per affrontare la situazione. Nonostante questi sforzi, la comunità di Terno d’Isola vive con la paura e l’incertezza, sperando che ulteriori azioni possano rendere il paese un luogo più sicuro per tutti.