Un’indagine condotta da Confcommercio conferma la tendenza degli ultimi anni: nelle settimane centrali di agosto, circa il 50% delle attività commerciali e il 40% di bar e ristoranti chiudono per ferie. Tuttavia, Città Alta e altre zone turistiche particolarmente frequentate non seguono questa tendenza.
Chiudono i negozi, aperti i luoghi turistici
I picchi di chiusura si concentreranno tra il 15 e il 18 agosto, mediamente per una settimana di vacanze dei negozianti con punte di dieci giorni, tra mercoledì 14 e venerdì 23 agosto. Una minoranza, invece, prolungherà le ferie fino alla festa patronale di Sant’Alessandro, il 26 del mese.
Le differenze tra Città Alta e Città Bassa
In Città Alta, il 90% di bar e ristoranti e l’80% delle attività commerciali rimarranno aperti per accogliere i turisti. In Città Bassa, invece, solo il 50% dei bar e ristoranti e il 55% delle attività commerciali resteranno aperti. Nelle zone turistiche sui laghi e nelle valli, tutti i locali e negozi si preparano ad assecondare il picco della stagione estiva.
Cambiamenti post-pandemia
Oscar Fusini, direttore di Confcommercio Bergamo, spiega che “dovrebbe confermarsi la tendenza degli ultimi anni, che ha portato a maggiori chiusure nel mese di agosto rispetto al passato. Fino al 2019 avevamo registrato la tendenza opposta, con il picco di aperture per la presenza di molti bergamaschi in città e nei principali centri”.
La scommessa sul turismo
La pandemia ha dunque cambiato le abitudini dei bergamaschi. La città, ad agosto, si svuota di più. Il settore della ristorazione chiuderà meno, perché scommette sul turismo, tanto da rinunciare alla tradizionale chiusura di settembre, sperando di recuperare una primavera molto piovosa.