Dopo venticinque anni di attività, l’Uci Curno si avvia verso la chiusura definitiva, ma le trattative per il subentro di una nuova società sono ancora in corso. La storica multisala, la prima in provincia di Bergamo, rappresenta un simbolo per gli amanti del cinema, ma la crisi del settore e le difficoltà post-Covid hanno colpito duramente la struttura.
Il progressivo ridimensionamento
Dall’8 gennaio, le nove sale del cinema operano a mezzo servizio, con soli quattro schermi attivi per una programmazione ridotta a dieci film. Il 19 gennaio è prevista la chiusura definitiva, quando l’edificio dovrà essere liberato.
L’Uci Curno non è un caso isolato: la catena United Cinemas International, storicamente legata a Universal e Paramount, ha ridimensionato la propria presenza in Italia, passando da 50 multisale nel 2017 a 37 nel 2024. Già durante la pandemia, numerosi cinema erano stati chiusi o ridotti, una tendenza che si è accentuata negli ultimi anni.
Il futuro dei lavoratori
L’annunciata chiusura ha aperto un dialogo con la Cgil per cercare di garantire una collocazione ai 20 dipendenti. Dieci contratti a tempo determinato sono stati lasciati scadere, mentre per i lavoratori a tempo indeterminato si cercano soluzioni alternative. Tre o quattro dipendenti potrebbero essere riassorbiti nella multisala di Orio al Serio. Due accetteranno un trasferimento nella sede amministrativa di Cernusco sul Naviglio. Altri hanno rifiutato trasferimenti in altre zone d’Italia.
Un possibile nuovo gestore
Nonostante l’annunciata chiusura, rimane la speranza di un subentro da parte di Notorious Cinemas, società romana che ha già rilevato altre strutture Uci a Milano, Marghera, Cagliari, Ferrara e Sinalunga. Anche se i tempi sono stretti e la società non rilascia commenti ufficiali, le trattative in corso potrebbero portare a un salvataggio dell’attività.