I carabinieri della radiomobile di Bergamo, impegnati in un controllo del territorio a Lallio, hanno notato un’auto con a bordo due uomini incappucciati, ritenuti sospetti. Alla vista dei militari, il conducente ha accelerato improvvisamente, dando il via a un inseguimento ad alta velocità tra le vie del centro. La fuga si è rivelata particolarmente pericolosa, con l’auto che ha percorso strade contromano e tentato manovre rischiose, imboccando infine la superstrada in direzione di Bergamo.
Dopo diversi tentativi di seminare le forze dell’ordine, i fuggitivi hanno fatto ritorno a Lallio, rischiando di investire un’anziana sulle strisce pedonali nei pressi di un incrocio. La loro corsa si è conclusa in una strada senza uscita, dove hanno tentato di forzare il blocco della pattuglia dei carabinieri, sfiorando nuovamente un incidente. Tuttavia, un furgone che procedeva nel senso corretto ha bloccato la via di fuga, costringendo i sospettati ad abbandonare il veicolo e a tentare una fuga a piedi, prontamente interrotta dagli agenti. All’interno dell’auto sono stati rinvenuti attrezzi atti allo scasso, elemento che ha aggravato la loro posizione.
Udienza e misure cautelari
Sabato 18 gennaio si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto dei due uomini, entrambi di origine Rom e con precedenti per reati contro il patrimonio. M.P., il più giovane, ha dichiarato di aver chiesto aiuto al suocero per un guasto al monopattino elettrico, mentre l’accompagnatore, S.U., ha sostenuto di essere fuggito per timore di ulteriori sanzioni, essendo stato già condannato per guida senza patente. Entrambi hanno negato di conoscere la presenza degli attrezzi da scasso nell’auto, intestata a un’altra persona, e hanno espresso rammarico per il loro comportamento.
Il giudice ha convalidato l’arresto e ha imposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria in attesa del processo, fissato per il 16 aprile.