Dopo anni di attività e varie gestioni, lo storico Bar Borsa di Bergamo si prepara a una nuova era. Il locale di Piazza della Libertà riaprirà a fine marzo sotto la guida dei fratelli Alessandro e Ivan Brembilla, già noti nel panorama della ristorazione bergamasca. Il nuovo format esclude le colazioni, puntando su un wine bar elegante aperto a pranzo e cena, con una proposta gastronomica ricercata.
Un locale storico che si rinnova
Di proprietà della Camera di Commercio, con un canone d’affitto di 30mila euro all’anno, il Bar Borsa ha attraversato diverse trasformazioni nel tempo. Nel 2020 era stato messo in vendita per 880mila euro, a conferma del suo valore storico e commerciale. Dopo 16 anni di gestione da parte della famiglia Blandina, il locale era passato a Marianna Blandina, che nel 2023 ne aveva rinnovato il look, offrendo un servizio dalla colazione all’aperitivo.
Negli ultimi anni, il locale era diventato un punto di riferimento per i giovani, ma aveva anche vissuto momenti controversi, tra cui la chiusura temporanea nel 2022 imposta dalla questura a causa di problematiche legate alla clientela.
Dai gelati alla cucina gourmet: la nuova visione dei fratelli Brembilla
Un tempo rinomato per il suo celebre gelato, il Bar Borsa si appresta ora a diventare un punto di riferimento per gli amanti del buon vino e della cucina raffinata. Il progetto è firmato dai fratelli Alessandro e Ivan Brembilla, imprenditori di successo nel settore della ristorazione, affiancati dal socio Mirco Tebaldi.
Il loro gruppo gestisce già diversi locali di tendenza a Bergamo e provincia, tra cui:
- Ai Giardini,
- Irish Pub O’Dea’s di Borgo Palazzo,
- Beer Garden a Barzana,
- Giulietta a Mozzo,
- Giulietta Twenties, situato proprio nella stessa piazza del Bar Borsa.
L’obiettivo della nuova gestione è valorizzare il locale con un’offerta enogastronomica di alto livello, portando a Bergamo un concept innovativo per appassionati di vino e buona cucina.
L’attesa per la riapertura è alta: a fine marzo, il Bar Borsa tornerà a essere protagonista della scena gastronomica bergamasca, ma con un’identità completamente rinnovata.
