A una settimana dalla chiusura di via Maironi da Ponte, avvenuta lo scorso 3 febbraio, lo studio sulla mobilità urbana commissionato dal Comune di Bergamo ha evidenziato che il traffico sta gradualmente tornando ai livelli pre-cantiere. Tuttavia, via San Tomaso rimane una delle strade più congestionate, mentre altre arterie hanno assorbito meglio le variazioni.
I dati del monitoraggio
L’analisi, condotta dal Politecnico di Milano tra il 3 e il 7 febbraio, ha preso in esame i principali nodi viabilistici della città, tra cui piazzale Oberdan e la rotatoria di Pontesecco. Dai dati emerge che la congestione registrata nei primi giorni sta diminuendo, un fenomeno noto come “elasticità della domanda”, ossia la capacità degli automobilisti di adattarsi a nuove condizioni di traffico.
In particolare:
- Via San Tomaso continua a presentare ritardi e accodamenti superiori alla norma, con un picco massimo di traffico registrato martedì 4 febbraio.
- Viale Giulio Cesare e via Nazario Sauro hanno mostrato iniziali criticità, ma il traffico si è stabilizzato nei giorni successivi.
- Via Battisti e la rotatoria di Ponteranica non hanno subito variazioni significative rispetto alla situazione precedente al cantiere.
Il commento dell’assessore alla Mobilità
Secondo Marco Berlanda, assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, i dati raccolti mostrano un progressivo adattamento della viabilità, con una riduzione della congestione rispetto ai primi giorni di chiusura. Tuttavia, alcune criticità persistono in via San Tomaso, che sarà monitorata attentamente per valutare eventuali azioni correttive.
Prossimi passi
L’analisi della situazione proseguirà nelle prossime settimane, con aggiornamenti costanti sui flussi di traffico. Il Comune sta valutando l’adozione di misure specifiche per migliorare la circolazione nei punti ancora critici.