È stato condannato a 10 anni di reclusione il 60enne ex venditore di auto accusato di avere praticato violenza sessuale nei confronti della figlia da quando questa aveva 5 anni fino a quando non ne ha compiuti 12.
Il pm Guido Schininà ha definito così il rapporto tra genitore e figlia: “La ragazza con gli esterni veniva tratta da figlia ma quando era da sola con lui veniva trattata da fidanzata. L’ha plasmata come se fosse stata la sua partner”. La vittima, costretta a subire palleggiamenti, sesso orale e visione di film a luci rosse “voleva molto bene al papà e il suo percorso di presa di coscienza è stato lungo. Non l’ha certo denunciato a cuor leggero”. Come sottolinea Bergamonews, la madre in questa vicenda emerge come figura assente, emotivamente distante dalla figlia, che infatti si era legata molto al papà. L’avvocato Roberto Giannì, che assiste la madre e la figlia come parte civile, ha chiesto un risarcimento di un milione di euro. La Corte d’Assise ha dichiarato l’imputato colpevole, lo ha condannato a 10 anni e ha disposto una provvisionale di 50 euro per la figlia e 5mila per la moglie.