L’Università di Bergamo e la Regione Lombardia rafforzano la loro collaborazione per contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree montane. Nel corso di un incontro istituzionale, tenutosi nella sede dell’ateneo in via Caniana a Bergamo, docenti universitari e rappresentanti della Regione hanno discusso strategie e progetti per la valorizzazione del territorio montano, puntando su modelli di sviluppo sostenibile.
Un modello territoriale innovativo
Al centro del dibattito è emerso il modello “hub and spoke”, un approccio che mira alla co-progettazione di sistemi territoriali sostenibili, favorendo sinergie tra università, istituzioni e comunità locali. L’obiettivo è creare soluzioni strutturali per affrontare le criticità delle terre alte, in particolare la carenza di servizi, opportunità di lavoro e infrastrutture.
L’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco, ha sottolineato l’importanza di un’azione congiunta: “Il ripopolamento della montagna richiede l’impegno di istituzioni, università e comunità locali. Solo con un approccio integrato e a lungo termine potremo restituire vitalità a questi territori”.
Partecipazione e collaborazione per il futuro della montagna
All’incontro hanno partecipato diversi rappresentanti regionali, tra cui Davide Casati, Giovanni Malanchini, Jacopo Scandella, Alberto Mazzoleni e Michele Schiavi, oltre al rettore dell’Università di Bergamo e alle prorettrici Elisabetta Bani (rapporti con il territorio) e Mariafrancesca Sicilia (ricerca scientifica).
Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore Sergio Cavalieri, che ha evidenziato a L’Eco di Bergamo come “il confronto tra il mondo accademico e le istituzioni abbia gettato le basi per future collaborazioni, fondamentali per la crescita sostenibile delle aree montane lombarde”.
Un impegno concreto per la rigenerazione montana
L’incontro ha ribadito la volontà di rafforzare gli investimenti e le iniziative per rendere le aree montane più attrattive, migliorando i servizi e creando nuove opportunità lavorative. Il dialogo tra università e Regione rappresenta un passo decisivo per contrastare lo spopolamento e promuovere un modello di sviluppo sostenibile e duraturo.