Le intense precipitazioni che hanno interessato la provincia negli ultimi giorni sembrano attenuarsi, ma il rischio valanghe sulle Orobie e altre aree montane resta elevato. Secondo il bollettino emesso da Arpa Lombardia, il maltempo persisterà fino a domenica 16 marzo, con cieli coperti o molto nuvolosi e piogge da deboli a moderate, anche a carattere di rovescio. Un miglioramento è atteso solo a partire dalla prossima settimana, quando l’alta pressione in arrivo dalle Isole Britanniche porterà condizioni più stabili, con temperature minime in lieve calo e massime in aumento.
Neve fino a quote basse e accumuli significativi
Le precipitazioni di venerdì 14 marzo hanno portato neve fino ai 900 metri, con accumuli significativi soprattutto nelle località montane più alte. A Lizzola, in particolare, si sono registrati oltre 30 centimetri di neve fresca sulle piste, come confermato dai gestori del rifugio Mirtillo, situato a 2000 metri.
L’analisi delle stazioni meteo di Arpa evidenzia accumuli importanti dal 10 al 14 marzo:
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Colere (1856 metri): neve al suolo di 171 cm, con un incremento di 61 cm;
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Lago Fregabolgia, Carona (1955 metri): 161 cm totali, con 51 cm di neve fresca;
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Barbellino, Valbondione (1784 metri): 147 cm, con un incremento di 55 cm.
L’abbondanza di neve fresca mantiene elevato il rischio di distacchi nevosi, soprattutto sulle Orobie, le Alpi Retiche, l’Adamello e le Prealpi Lariane e Bresciane, dove il pericolo valanghe è classificato come marcato.
Attenzione alla sicurezza in montagna
Gli esperti raccomandano massima prudenza agli escursionisti e agli sciatori fuori pista, poiché l’attuale condizione del manto nevoso favorisce il rischio di slavine spontanee e provocate. Le escursioni in alta quota dovrebbero essere evitate senza adeguata attrezzatura e preparazione.
Nei prossimi giorni, con il graduale miglioramento del tempo, la stabilità del manto nevoso potrebbe migliorare, ma resta fondamentale monitorare i bollettini meteo e valanghe prima di qualsiasi attività in montagna.