Il Volley Bergamo 1991 volta pagina sulla scia della continuità, chiudendo il primo anno del progetto triennale con risultati superiori alle aspettative e gettando le basi per un 2025/26 ancora più ambizioso. Nonostante una coda di campionato segnata da dodici sconfitte consecutive, il bilancio finale è positivo: salvezza acquisita con largo anticipo e playoff sempre alla portata, grazie a un girone d’andata brillante e a una fase autunnale decisiva.
“Abbiamo centrato e superato gli obiettivi fissati per il primo anno”, spiega il direttore generale Stefano Rovetta, sottolineando come la crescita sia stata tanto tecnica quanto societaria. «Il club si è strutturato meglio anche a livello commerciale e marketing, consolidando il legame con il territorio e con nuovi sponsor». A guidare questa evoluzione sono stati l’arrivo del direttore sportivo Matteo Bertini e del coach Carlo Parisi, il cui lavoro ha portato subito frutti tangibili.
Ora il focus si sposta sulla stagione 2025/26, secondo atto del progetto triennale, con l’obiettivo dichiarato di alzare il livello tecnico della squadra e puntare al ritorno nelle competizioni europee. Per farlo, sarà necessario intervenire sul roster: «Non parlerei di rivoluzione, ma di riorganizzazione – precisa Rovetta a Bergamonews –. Alcune lacune verranno colmate, soprattutto in termini di profondità della rosa. Nella seconda parte della stagione si è sentita la fatica e una panchina corta, acuita dalla partenza di Alcantara a dicembre, mai rimpiazzata».
Tra i punti di forza della squadra, l’unione del gruppo: «Non abbiamo avuto problemi di spogliatoio. Le ragazze hanno dimostrato coesione, educazione e spirito di sacrificio. Questo ha fatto la differenza». Anche il pubblico ha dato segnali incoraggianti, soprattutto in occasione del match alla ChorusLife Arena contro Conegliano, che ha fatto registrare il tutto esaurito: «C’era un’atmosfera straordinaria, sembrava quasi di assistere a una partita dell’Atalanta», racconta Rovetta.
Proprio la questione del palazzetto resta una delle incognite principali in vista della prossima stagione. La convenzione con Treviglio è in scadenza, e la società valuta diverse opzioni: «Dovremo considerare le esigenze dell’Arena, quelle di Treviglio e le nostre. Giocare una Serie A1 senza una casa stabile è complicato». Intanto, si attendono sviluppi sul nuovo impianto cittadino nell’area ex Creberg, promesso per settembre 2026: «L’appalto sarà assegnato a breve e i lavori dovrebbero partire a giugno, ma nessuno può dare garanzie sui tempi».
Nel frattempo, si lavora su più fronti: mercato, sponsorizzazioni, logistica e identità tecnica. L’estate si annuncia calda, non solo in termini climatici, ma anche di novità. L’obiettivo finale del ciclo è chiaro: partecipare a una coppa europea e diventare un punto di riferimento stabile della Serie A1 femminile.