Il Coro Idica al Pirellone per un’importante iniziativa culturale
Oggi, martedì 15 aprile, il Coro Idica di Clusone ha partecipato a una trasferta istituzionale al Pirellone, dove ha preso parte all’approvazione del Progetto di Legge 48 di Regione Lombardia, un’iniziativa importante che mira a tutelare, valorizzare e promuovere bande musicali, fanfare, cori e gruppi folk della Lombardia. Il progetto, firmato dal consigliere Floriano Massardi, è stato accompagnato dalla presenza di una delegazione del Coro Idica, invitata dal consigliere Michele Schiavi, per testimoniare l’importanza delle tradizioni musicali e culturali della regione.
Un coro con una lunga storia di internazionalità e tradizione
Il Coro Idica è una realtà con una forte tradizione, fondata nel 1957 dal maestro Kurt Dubiensky, esule ebreo viennese (morto a Piario 85enne il 25 marzo 2009) che dopo due tappe a Milano e a Fino del Monte si stabilì in Val Gandino con la sua famiglia. Negli anni ’40 si trasferì a Rovetta, dove si sposò e successivamente diede vita al coro. La storia del Coro Idica, presieduto da Simona Visinoni, è legata a un patrimonio culturale di grande valore, che ha contribuito a costruire un legame profondo con il nostro territorio e con il mondo. Il maestro Dubiensky, che ha diretto il coro fino al 1994, ha scritto gran parte del repertorio che ancora oggi viene eseguito dal Coro Idica, attualmente diretto da Gianlorenzo Benzoni.
Lanciato a una carriera internazionale, il Coro ha cantato in tutto il mondo, esibendosi in Israele, Stati Uniti, Brasile, Messico, Argentina, Russia, Thailandia e in molte altre nazioni. Nel 2025, il coro sarà in Croazia per un nuovo tour internazionale, continuando così una lunga tradizione di promozione culturale attraverso la musica.
Applaudite esecuzioni al Pirellone
Durante l’evento istituzionale, il Coro Idica ha proposto alcune delle sue più celebri esecuzioni, ricevendo ampi consensi dal pubblico presente. Tra le canzoni eseguite, “La Rosa dei Monti”, dedicata alla città di Clusone, ha emozionato i presenti, seguita dalla celebre “Madonnina dei Campelli” e dall’energica “L’Allegria”. Ogni brano ha rappresentato non solo una celebrazione della cultura lombarda, ma anche un omaggio a un patrimonio che va preservato e sostenuto.
Il valore della legge regionale per le tradizioni popolari
La legge regionale, che ha trovato ampio sostegno durante la seduta, riconosce l’importanza di preservare e promuovere le tradizioni popolari lombarde, dando un contributo fondamentale al sostegno delle realtà musicali locali, che da sempre sono un pilastro della cultura regionale. Un progetto che è un passo avanti nella valorizzazione della nostra cultura, che passa attraverso il sostegno concreto alle bande, ai cori e ai gruppi folk, da sempre protagonisti di momenti di aggregazione e identità nelle nostre comunità.