Orio al Serio, esercitazione notturna: simulato scontro tra aereo e mezzo di servizio

Testata la prontezza dei soccorsi in caso di incidente: evacuati 112 passeggeri e attivato per la prima volta il piano per le vittime

Nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 maggio l’aeroporto di Orio al Serio è stato teatro di un’esercitazione d’emergenza ad alta intensità, denominata “Orobica 2025”, volta a simulare un grave incidente aereo e testare l’efficienza dell’intero sistema di soccorso aeroportuale e sanitario.

Lo scenario simulato prevedeva la collisione tra un aereo in fase di partenza, con 112 passeggeri a bordo e 6 membri dell’equipaggio, e un mezzo di piazzale preposto all’ispezione della via di rullaggio. Lo scontro avrebbe causato l’incendio di uno dei motori e innescato una procedura d’emergenza completa, dalla gestione delle fiammeall’evacuazione dei feriti fino all’attivazione del piano di assistenza alle vittime e ai loro familiari.

Un’operazione congiunta, coordinata e realistica

Coordinata da Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto, l’esercitazione è stata condotta in collaborazione con Enac, Enav, Vigili del Fuoco, Areu, Polizia di Frontiera, Guardia di Finanza, Adm e Sipem Lombardia, oltre al supporto operativo della compagnia aerea FlyDubai, protagonista nella simulazione con un proprio aeromobile.

L’evento si è svolto intorno alle 2 di notte, durante la finestra di chiusura ciclica notturna della pista, destinata agli interventi di manutenzione. Questa tempistica ha consentito di garantire la regolarità dei voli programmati, senza alcuna interferenza con le normali operazioni aeroportuali.

Tempi di intervento sotto osservazione

Il focus principale della prova è stato la verifica dei tempi di reazione e dell’efficacia delle manovre di emergenza previste dal Piano di Emergenza Aeroportuale. I vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale di Orio sono stati messi alla prova nella gestione dell’incendio e nell’evacuazione rapida dell’aeromobile e del mezzo coinvolto.

Parallelamente, sono entrati in azione i soccorritori sanitari di Areu, con automediche e ambulanze, supportati da medici e infermieri specializzati, per simulare l’assistenza ai feriti e il loro trasporto virtuale verso le strutture ospedaliere.

Testato anche il piano per le vittime

Per la prima volta, l’esercitazione ha previsto l’attivazione del Piano di assistenza a vittime e familiari, un passaggio fondamentale che riguarda la gestione psicologica, logistica e informativa delle persone coinvolte e dei loro cari. Questo aspetto assume particolare rilevanza alla luce degli standard internazionali in materia di gestione delle emergenze aeree.

Una simulazione che guarda alla sicurezza reale

La prova è durata circa tre ore e ha coinvolto numerose figure professionali e operative, permettendo di valutare il coordinamento tra enti e la tenuta del sistema aeroportuale in un contesto critico. L’obiettivo, come spiegato da Sacbo, è quello di garantire che ogni componente dell’apparato d’emergenza sia pronto a rispondere con tempestività e precisione, a tutela della sicurezza di passeggeri e operatori.ì

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