Un evento simbolo: comunità, storia e promozione territoriale
Non è solo una gara folkloristica, ma un’espressione autentica del patrimonio culturale lombardo. Così è stata presentata, durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia, la 94ª edizione della “Corsa delle Uova”, che si svolgerà venerdì 4 luglio alle ore 20:30 in Piazza Vittorio Veneto a Gandino. Una manifestazione unica nel suo genere, frutto di una scommessa nata nel 1931 tra due giovani del luogo e oggi divenuta un appuntamento identitario e popolare, capace di richiamare visitatori da tutta la regione e oltre.
Mazzali: “Un viaggio nell’anima della Val Gandino”
Nel corso dell’incontro, è stata l’assessora regionale Barbara Mazzali (Turismo, Moda e Marketing Territoriale) a sottolineare il valore culturale dell’iniziativa.
“È sorprendente pensare che una semplice scommessa tra ragazzi, nata nei primi decenni del Novecento, sia oggi diventata una manifestazione capace di attirare visitatori, fotografi, turisti e appassionati da tutta la Lombardia e oltre”, ha dichiarato Mazzali.
La Corsa della Uova e il turismo
Secondo l’assessora, la “Corsa delle Uova” rappresenta l’essenza del turismo esperienziale: “Il turista contemporaneo non cerca più soltanto luoghi da visitare, ma esperienze da vivere, possibilmente autentiche e radicate nel tessuto sociale. A Gandino tutto questo accade, ed è ciò che rende la Corsa delle Uova qualcosa di più di un evento: è un viaggio nella memoria collettiva, nell’anima della Val Gandino”.
Mazzali ha poi evidenziato le potenzialità della valle e delle sue “Cinque Terre”: “Un territorio che merita di essere scoperto con calma, magari proprio in occasione di questa festa. È il luogo perfetto per chi ama il turismo lento, per chi vuole prendersi una pausa dalla frenesia e riscoprire la bellezza delle piccole cose”.
Chiudendo il suo intervento, l’assessora ha rivolto un invito chiaro: “Invito tutti a partecipare il 4 luglio a questa festa così sentita: tra risate, corse improbabili, spettacoli di strada e degustazioni tipiche, vivrete una serata che parla lombardo, che parla di noi”.
Franco: “Una manifestazione che racconta chi siamo”
Sulla stessa linea anche Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e Housing Sociale, che ha evidenziato il valore collettivo dell’iniziativa.
“Una grande sfida agonistica, nata da una scommessa tantissimi anni fa, che oggi grazie alla Pro Loco e all’Atalanta Club Val Gandino torna ad essere un evento di promozione di tradizioni culturali e sportive necessario per i nostri territori”, ha spiegato.
Franco ha posto l’accento sul significato più profondo della gara, definendola “una manifestazione ludico sportiva che racchiude cultura, tradizione, sport, sacrificio, umiltà e laboriosità: tutte caratteristiche che rappresentano l’essenza di noi bergamaschi”.
L’assessore ha poi sottolineato l’impegno della Regione nel sostenere eventi come questo, fondamentali per “una politica di investimento importante rispetto a quelle che sono le necessità di promozione turistica del territorio”.
Una sfida che continua a raccontare il presente
La “Corsa delle Uova” vede due partecipanti sfidarsi in contemporanea: uno impegnato a correre un tragitto di oltre 11 chilometri fino all’antico passaggio a livello di Fiorano e ritorno, l’altro intento a raccogliere cento uova disposte a un metro di distanza l’una dall’altra, lungo 10.100 metri nel cuore di Gandino. Il tracciato è segnato da cubetti di marmo bianco incastonati nella pavimentazione di via Dante, tra la fontana civica e la chiesa di Santa Croce.
Ripresa nel 1981 dall’Atalanta Club Valgandino, la manifestazione ha saputo coinvolgere sempre più pubblico e radicarsi profondamente nell’identità locale, tanto da diventare un simbolo del territorio. Il notaio Ruggero Bertocchi, già concorrente in passato, cura oggi il rigoroso albo d’oro della corsa.