Si è conclusa tragicamente la scomparsa di Giulio Bonvicini, il 69enne di Lallio ritrovato senza vita nel fiume Brembo, in un’area difficilmente accessibile tra Osio Sotto e Filago. L’uomo era sparito nel tardo pomeriggio di lunedì 7 luglio, uscito di casa per portare a spasso il proprio rottweiler, a cui era molto legato, poco prima dell’ondata di maltempo che ha colpito la zona in serata.
La moglie, inizialmente tranquilla per l’assenza del marito, aveva ipotizzato che Giulio stesse festeggiando in anticipo il compleanno – avrebbe compiuto 69 anni il giorno successivo, martedì 8 luglio – magari trattenendosi in qualche bar con amici per evitare il nubifragio. Tuttavia, quando il cellulare dell’uomo è risultato spento e le ore sono trascorse senza notizie, l’ansia è cresciuta.
Durante la notte, la donna ha iniziato a contattare gli ospedali del territorio, ma senza alcun riscontro. La mattina successiva, l’8 luglio, ha sporto denuncia di scomparsa e si è rivolta anche al servizio accalappiacani dell’Ats, venendo a sapere che il cane era stato recuperato in località Roncola, nel comune di Treviolo. Un particolare che ha orientato le ricerche verso quell’area.
Raggiunta la zona, la moglie ha individuato l’auto del marito nei pressi della casetta degli Alpini, ulteriore indizio che ha rafforzato il sospetto che qualcosa di grave fosse accaduto. Da lì si sono attivati i soccorsi, con l’intervento delle forze dell’ordine e delle unità di ricerca.
Nella giornata di mercoledì 9 luglio, il corpo è stato individuato e recuperato nel Brembo, in un tratto particolarmente impervio tra Osio Sotto e Filago. Secondo le prime ricostruzioni, Giulio Bonvicini potrebbe essere stato sorpreso dalla piena del fiume o aver perso l’orientamento sotto la pioggia battente, finendo poi in acqua.
Sconvolta la comunità di Lallio, dove l’uomo era conosciuto e stimato. Affetto dal legame con il suo cane, amava le passeggiate all’aria aperta. Una passione che, in una sera di maltempo, si è trasformata in tragedia. Le indagini e gli accertamenti sul corpo saranno ora affidati all’autorità giudiziaria per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.