I 15 semafori più odiati della Bergamasca: code e disagi per pendolari e vacanzieri

Alla Martinella torna il verde fisso, ma in molte zone della provincia i rallentamenti restano critici. Ciserano concentra 4 semafori in soli 700 metri.

Nella Bergamasca i semafori continuano a rallentare il traffico, anche durante i mesi estivi, quando il volume di auto cala leggermente ma non abbastanza da azzerare le lunghe attese. I pendolari non trovano tregua, specialmente nelle ore di punta, e i vacanzieri domenicali si ritrovano spesso imbottigliati al rientro da valli e laghi. La mappa delle criticità è ampia, ma alcuni segnali positivi arrivano da Casnigo e dalla zona della Martinella, alle porte della città.

Martinella: il verde fisso diventa definitivo

Alla Martinella, nodo strategico per chi scende dalla Valle Seriana verso Bergamo, si è conclusa a maggio una sperimentazione del verde fisso al posto del tradizionale ciclo semaforico. Il risultato è stato giudicato positivo da Regione, Provincia e Comuni coinvolti, tanto che la misura diventerà permanente nelle prossime settimane. Questo alleggerirà i flussi veicolari in uno dei punti più critici della viabilità provinciale, in attesa che vengano avviati anche i lavori di raddoppio delle corsie.

Casnigo: si lavora per eliminare il semaforo

Anche a Casnigo si registra un primo passo avanti: è allo studio la rimozione dell’impianto semaforico che oggi rappresenta uno degli snodi più congestionati della media Valle Seriana. Una volta completati gli adeguamenti alla viabilità, l’obiettivo è di fluidificare il traffico senza dover ricorrere alla gestione semaforica.

Trescore e Ciserano: code quotidiane

Situazione ben diversa a Trescore Balneario, dove due semafori lungo l’asse principale creano code costanti, soprattutto negli orari scolastici e lavorativi. Il problema è noto da anni, ma al momento non ci sono soluzioni definitive all’orizzonte.

Peggio ancora a Ciserano, dove si concentrano ben quattro semafori in meno di 700 metri: una situazione che paralizza il traffico nei due sensi di marcia, trasformando un tratto urbano in un tappo sistematico. La riorganizzazione della viabilità o una sostituzione con rotatorie viene evocata ciclicamente, ma senza interventi concreti.

Altri punti critici

L’elenco dei semafori che più penalizzano la circolazione in provincia è lungo. Quindici impianti in particolare sono stati segnalati da utenti e amministratori locali per i disagi che causano, tra i quali spiccano quelli:

  • a Ponte Nossa, lungo la statale della Valle Seriana,

  • a Nembro, tra via Ronchetti e la rotatoria per Alzano,

  • a Zogno, nella parte bassa del paese,

  • a Ranica, presso il ponte sul Serio,

  • a Terno d’Isola, lungo l’asse intercomunale,

  • a San Paolo d’Argon, all’incrocio con via Nazionale,

  • a Seriate, in corrispondenza dell’innesto con la superstrada,

  • a Villa d’Almè, tra via Locatelli e la rotatoria verso Almè,

  • a Curno, sulla trafficatissima via Marconi.

In tutti questi casi, gli impianti non sono sempre regolati da sensori intelligenti, e la loro temporizzazione spesso non si adatta ai reali volumi di traffico, aggravando le attese.

L’appello: semafori più smart o rotatorie?

Cresce la richiesta, da parte di cittadini e amministratori, di sostituire i semafori tradizionali con rotatorie o almeno di introdurre sistemi semaforici intelligenti capaci di adattarsi dinamicamente ai flussi veicolari. La Provincia di Bergamo ha avviato alcuni studi in tal senso, ma i costi di realizzazione e i tempi di progettazione spesso ritardano gli interventi anche di anni.

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