Baghet, gaita, cornamusa e musette: un pomeriggio di musica e preghiera alla Santissima Trinità di Casnigo

Domenica 22 settembre, il Santuario ospita un evento tra tradizione musicale europea e spiritualità: anche la giovane promessa dei fiati Alberto Baccanelli tra i protagonisti

Domenica 22 settembre alle ore 15, presso il suggestivo Santuario della Santissima Trinità di Casnigo, si tiene l’evento “Te Lodiamo Trinità”, un’elevazione musicale che unisce strumenti a fiato provenienti da diverse tradizioni europee. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Culturale il Baghèt, con il patrocinio del Comune e del Distretto “Le Cinque terre della Valgandino”, in collaborazione con la Parrocchia di Casnigo.

L’evento e i protagonisti

L’apertura del pomeriggio è affidata a don Massimo Cornelli, arciprete di Casnigo, seguito dall’esibizione del gruppo locale “Tèra de Baghècc”, che esegue l’inno “Te Lodiamo Trinità”, accompagnato dal Coretto dei Re Magi e dal maestro Nicola Ruggeri all’organo. Questo brano, riconosciuto sia dalla tradizione cattolica che protestante, dà il titolo all’evento e celebra l’ideale dialogo tra le due fedi.

Tra i momenti più toccanti, Guerino Previtali eseguirà un “lament” con la cornamusa scozzese, lo stesso brano richiesto dalla Regina Elisabetta per la sua sepoltura. Le Cornamuse Orobiche di Castione della Presolana eseguiranno brani medievali della tradizione mariana con il baghèt in sol, mentre Alberto Baccanelli proporrà la Pastorale di Casnigo, una composizione del leffese Giuseppe Pezzoli, risalente al XIX secolo.

Un viaggio tra le tradizioni musicali europee

La volta affrescata dai Baschenis, che vale al Santuario l’appellativo di “Sistina della Bergamasca”, sarà la cornice per l’esibizione con la musette francese di Gabriele Coltri, Pietro Locatelli e Alessandro Chiesa. Il Coretto dei Magi, insieme ai bagheter Alberto Baccanelli – recentissimo vincitore del premio Giovani Promesse – e Fabio Ferrari, eseguirà “Regina Maria”, un brano caro alla tradizione locale dell’Epifania.

Tra le performance, Francesco De Chiara suonerà due marce processionali con la gaita galiziana, mentre il gruppo “Tanaiàda” – con Carlo Musitelli al baghèt e flauto, Vittorio Grisolia al violino e Andrea Sigismondi alla chitarra – presenterà due brani legati alla tradizione campanaria, dedicati a Pietro Ferrari detto Murì di Zogno e alla tradizione leffese. Tra i brani proposti ci sarà anche “Dolce Madonna Bionda”, appartenente al repertorio di Giacomo Ruggeri, noto come “Fagòt”, l’ultimo suonatore di baghèt dell’arco alpino.

L’eredità del baghèt

Valter Biella e Giampiero Crotti concluderanno con un’esecuzione che unirà canti spagnoli e francesi, esplorando le frontiere della musica. Il baghèt, strumento tradizionalmente legato al periodo natalizio e alla vita pastorale, ha una storia profonda: suonato prevalentemente da contadini, veniva ripreso ogni anno all’inizio dell’inverno. Grazie a ricerche recenti, i suonatori di baghèt hanno portato la tradizione anche all’estero, esibendosi quest’anno in Polonia e accogliendo a Casnigo il duo aragonese formato da Sergi Llena e Jesus Diez.

Una conclusione emozionante

Il gruppo “Tèra de Baghècc” chiuderà l’evento con “Dolce Sentire”, dopo una doppia esibizione di Biella e Crotti, che attraverseranno idealmente i confini musicali europei. L’elevazione musicale di domenica sospenderà le visite guidate al Santuario per permettere ai partecipanti di immergersi completamente nell’atmosfera spirituale e musicale dell’evento.

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