Gli Arpioni protestano contro l’annullamento del concerto del 25 aprile a Stezzano

La band ska denuncia l'ipocrisia delle istituzioni dopo la cancellazione dell'evento stezzanese in osservanza del lutto nazionale

La protesta degli Arpioni: “Che ipocrisia!”

In un acceso post sui social, il gruppo ska Arpioni ha espresso il proprio disappunto per l’annullamento del concerto previsto per il 25 aprile a Stezzano. La decisione di cancellare l’evento, presa in osservanza del lutto nazionale, non è stata accolta positivamente dalla band, che ha parlato di “ipocrisia” e ha manifestato la propria rabbia con toni decisamente forti.

Le accuse contro il governo e le amministrazioni locali

Nel loro sfogo, gli Arpioni hanno accusato il governo di cercare di “oscurare” una ricorrenza fondamentale come il 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Hanno criticato in particolare la decisione di annullare un concerto in occasione di una festa così simbolica, citando come esempio l’atteggiamento di chi, durante eventi tragici come la strage di Cutro, avrebbe invece festeggiato con karaoke. Non solo l’esecutivo nazionale, ma anche le amministrazioni locali sono state messe nel mirino della band, accusate di aderire a una logica retriva, repressiva e bigotta.

Il danno ai fan e il futuro della band

Gli Arpioni non si sono limitati a criticare le istituzioni, ma hanno anche espresso il loro rammarico per i fan che avevano già risposto all’appello per partecipare all’evento. «Ci spiace per tutte e tutti quelli che avevano risposto al tam tam», scrivono, invitando i fan a non recarsi al concerto per non trovarsi delusi. Nonostante la delusione per l’annullamento, la band ha annunciato una partecipazione al programma radiofonico “La Nota Del Giorno” su Radio Rai 1, il 29 aprile, dove presenteranno il loro nuovo album Buona Mista Social Ska vol.2.

Un messaggio di speranza e di lotta per la Liberazione

Il post degli Arpioni si conclude con un chiaro messaggio di sostegno alla Festa della Liberazione: “W il 25 aprile!” dichiarano, ribadendo la loro posizione contro l’oblio delle ricorrenze storiche fondamentali. Nonostante la cancellazione dell’evento, il gruppo continua a farsi portavoce di tematiche politiche e sociali attraverso la loro musica e i loro messaggi.

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