La provincia di Bergamo si trova di fronte a una crescente minaccia per i suoi boschi, con ben 890 ettari di boschi di abete rosso (peccete) attualmente sotto l’assalto del bostrico, un temuto xilofago che si annida sotto la corteccia degli alberi, causandone la morte. I dati forniti pubblicamente da Enea Inverardi e Marco Bazzoli, tecnici del servizio fito sanitario di Regione Lombardia, rivelano un quadro allarmante della situazione.
Un parassita minaccia i boschi della bergamasca
La Valle Brembana è la zona più colpita, con 366 ettari di bosco infestato, seguita dai laghi bergamaschi con 265 ettari, la Valle Seriana con 222 ettari e la Valle di Scalve con 37 ettari. La comunità montana della Valle Brembana è particolarmente vulnerabile, e la serata organizzata a Bossico con il titolo “Il nostro bosco sta morendo?” ha evidenziato l’urgenza di affrontare questa emergenza. Sebbene la situazione a Bossico sembri relativamente confortante, con pochi abeti rossi colpiti, il panorama provinciale è meno positivo. La tempesta Vaia del 2018, l’innalzamento delle temperature che sposta l’habitat ottimale per l’abete rosso a quote più alte e l’acuta siccità del 2022 sono i principali fattori che alimentano la diffusione del bostrico. Secondo le previsioni di Inverardi, nel 2024 ci sarà un ulteriore aumento delle aree infestate rispetto all’attuale situazione allarmante.