A Bergamo, due bresciani sono finiti sotto processo con l’accusa di aver messo in atto una serie di furti mascherandosi da tecnici dell’acquedotto o addetti Enel. Tra febbraio e maggio 2018, gli imputati, un 29enne di Manerba del Garda e un 34enne di Calcinato, hanno preso di mira le abitazioni di anziani nelle località di Calcio, Antegnate e Trescore Balneario, sottraendo denaro e preziosi per un valore complessivo di migliaia di euro.
“Mercurio nell’acqua, mettete gioielli in frigo”
Utilizzando lo stratagemma di un pericolo legato alla presenza di mercurio nell’acqua, i due si sono guadagnati l’accesso alle case delle vittime, convincendole a mettere al sicuro gioielli e denaro in frigorifero, per poi asportarli approfittando di un momento di distrazione. A Calcio, il furto più ingente ha visto la scomparsa di oggetti e contanti per circa 15 mila euro, tra cui fedi nuziali e anelli di fidanzamento di inestimabile valore affettivo, tanto che i figli delle vittime hanno dovuto rifare e restituire le fedi ai genitori.
Truffe agli anziani: il processo
Durante il processo, tenutosi il 24 gennaio davanti al giudice Anna Ponsero, due delle tre vittime hanno testimoniato. Un pensionato di 88 anni di Calcio non ha confermato il riconoscimento precedentemente fatto nei confronti del 29enne, mentre una donna di Antegnate, in procinto di compierne 80, ha identificato tra le foto segnaletiche il 29enne come uno dei responsabili.
Le indagini hanno portato all’identificazione del 29enne grazie alle foto segnaletiche riconosciute dalle vittime. Accusato di aver partecipato a tutti e tre i furti, in alcuni casi con un complice non ancora identificato, dovrà rispondere di furto aggravato e sostituzione di persona. La prossima udienza è prevista per il 3 aprile, quando verrà ascoltata un’altra vittima, una pensionata di 77 anni di Trescore, che ha subito un furto analogo.