La chiusura imminente della linea ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro sta scatenando un’ondata di preoccupazione tra pendolari, studenti e lavoratori, che prevedono un imminente cambiamento nelle loro routine quotidiane.
Modifiche imminenti e sfide logistiche
Da lunedì 5 febbraio, la tratta ferroviaria che collega Bergamo a Ponte San Pietro verrà interrotta per dare spazio ai lavori di raddoppio dei binari da parte di Rfi. Con un orizzonte temporale che si estende fino al dicembre 2026, sono quasi tre anni di potenziali disagi. L’opzione dei treni sarà sostituita da bus sostitutivi organizzati da Trenord, con partenze da Ponte San Pietro e arrivi a Bergamo in piazzale Marconi. Il tempo di percorrenza stimato è di circa mezzora, triplicando così il tempo di viaggio rispetto al treno.
La voce dei pendolari: preoccupazioni e adattamenti
I pendolari esprimono preoccupazione riguardo alle incognite legate al traffico e al rischio di ritardi. Molti sono pronti ad adattarsi per evitare inconvenienti, tipo anticipare di un’ora la partenza dalla propria abitazione come margine di sicurezza per vincere la corsa a un posto sul bus. Per molti, ciò significa svegliarsi un’ora prima e modificare radicalmente le proprie abitudini.
Corse punto-punto e organizzazione del servizio
Trenord ha pianificato anche corse “punto-punto”, senza fermate intermedie, a misura di studenti, durante gli orari di punta scolastici. Collegheranno direttamente piazzale Marconi con le stazioni di Calusco, Terno d’Isola, Cisano-Caprino, Pontida e Ambivere-Mapello, cercando di minimizzare l’impatto della chiusura sulla vita quotidiana degli studenti.
Conclusioni
La chiusura della linea ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro rappresenta un significativo cambiamento per la comunità di pendolari della regione. Con il sostegno di servizi sostitutivi e una pianificazione accurata, i viaggiatori si stanno adattando a questa nuova realtà, dimostrando resilienza e flessibilità di fronte a quasi tre anni di previsti disagi. Questo periodo sarà una vera prova per la comunità, che dovrà navigare tra i tempi di percorrenza prolungati e le incognite del traffico, mantenendo al contempo i propri impegni scolastici e professionali.