Un forte “no” si leva da 41 sindaci bergamaschi riguardo al progetto di costruzione di un termovalorizzatore da 154 Mw nel comune di Montello, presentato dalla società “Montello spa”. In un’osservazione inviata alla Provincia, Ats, Arpa, Regione Lombardia e Ministero delle Imprese, i sindaci esprimono preoccupazione e contrarietà alla realizzazione dell’impianto.
41 sindaci contro il termovalorizzatore a Montello
I sindaci sottolineano che in Lombardia non c’è bisogno di ulteriori termovalorizzatori, evidenziando che la regione già gestisce 13 impianti attivi che bruciano il 35,7% dei rifiuti urbani inceneriti in Italia. Argumentano che la Lombardia produce ogni anno oltre 4 milioni di tonnellate di rifiuti, differenziandone solo il 73%, con una percentuale minima (3,6%) smaltita in discarica. Nella loro osservazione, i sindaci pongono l’attenzione sulla tutela della salute dei cittadini, evidenziando dati allarmanti sulla qualità dell’aria nella Bergamasca. Ritengono che l’aggiunta di un ulteriore impianto in un’area già compromessa da cave, aeroporto e impianti di trattamento rifiuti sarebbe inopportuna e avrebbe impatti devastanti sul fronte ambientale.
Inoltre, i sindaci mettono in discussione l’impatto sull’ambiente e la promozione turistica del territorio. Sottolineano che l’impianto si colloca in una posizione “infelice”, rischiando di vanificare gli sforzi fatti per promuovere i territori a fini turistici. La sua posizione, vicina a Parchi Letterari e ciclovie culturali, potrebbe danneggiare la promozione del territorio.
Infine, i sindaci notano che Regione Lombardia non ha inserito l’impianto nel Piano regionale per i rifiuti, confermando che un termovalorizzatore a Montello non è necessario. Chiedono agli enti decisionali di prescrivere tutte le mitigazioni ambientali e sanitarie necessarie, sollevando l’eccezione sanitaria prevista dalla legge 241/90, se necessario, per ridurre a zero l’impatto sanitario e ambientale dell’insediamento.