La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (GAMeC) lancia il programma culturale “Pensare come una montagna”, un ambizioso progetto che si estenderà fino al 2026, quando la galleria si trasferirà nella sua nuova sede al Palazzetto dello Sport di via Pitentino. Questo programma invita a un cambio di prospettiva, ispirato dalla saggezza millenaria delle montagne, con l’obiettivo di creare un legame più profondo tra l’uomo e la natura.
Un cambio di prospettiva: Pensare come una montagna
Le prime iniziative del programma
Il programma “Pensare come una montagna” debutterà con cinque progetti tra il 17 e il 18 maggio. Uno degli eventi più attesi è la performance partecipata dell’artista argentina Mercedes Azpilicueta, intitolata “Que este mundo permanezca” (che questo mondo possa restare), che avrà luogo all’Oasi della Biodiversità di Brembate. Questa performance, che coinvolge tre performer nei panni di diverse specie di uccelli, offrirà agli spettatori un’esperienza immersiva tra suoni e profumi della natura.
Parallelamente, la Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione ospiterà fino al 22 settembre “Benevolence”, un’installazione dell’artista inglese Sonia Boyce. L’opera di Boyce, realizzata utilizzando le voci di tre studenti del conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, rappresenta sei “monumenti visivi” di musica e bellezza, avvolti in un’atmosfera di libertà, incanto e sorpresa.
Nel mese di maggio, Castione della Presolana si colorerà con le installazioni di Chiara Gambirasio, “M’ama” e “V’arco”, che evocano i ricordi delle bambine che frequentavano la colonia estiva di TenarisDalmine. La proposta della GAMeC continua con l’esposizione delle opere di Lin May Saeed, un’artista che dedica la sua carriera alla sensibilizzazione sul rapporto tra umani e animali.
Un progetto sperimentale verso il futuro
Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC, ha sottolineato che “Pensare come una montagna” è un progetto che promuove la condivisione e la partecipazione attiva, coinvolgendo artisti e abitanti del territorio in interventi nello spazio pubblico e azioni partecipate. Questo percorso culturale è propedeutico al trasferimento del museo nella sua nuova sede, un traguardo che rappresenta una svolta per la GAMeC.
Simona Bonaldi, presidente della GAMeC, ha descritto il programma come un “grande progetto sperimentale” che mira a scalare nuove vette culturali. Questo include collaborazioni con partner locali e internazionali, come l’azienda Brembo, specializzata in sistemi frenanti, che si unisce al percorso di progettazione condivisa.
Una nuova sfida culturale per Bergamo
Nadia Ghisalberti, assessora alla cultura del Comune di Bergamo, ha dichiarato: “La GAMeC continua a stupirci. Con questo percorso biennale, dimostra di star intraprendendo una nuova sfida, quella della nuova sede che porterà con sé nuovi modi di progettare e nuove linee di sviluppo, rafforzando il legame con la città”.
Innovazione e inclusività
La GAMeC si prepara a una rivoluzione culturale che coinvolgerà anche la rivista online “Massi Erratici”, sviluppata da Studio Ossidiana in collaborazione con Frantoio Sociale. Questo progetto riconfigurerà gli spazi di accesso al museo con superfici e volumi modulari pensati per accogliere molteplici attività, e sarà collocato nel foyer della nuova sede.