Il report di Sace
Il 2024 si prospetta come un anno di ripresa per le esportazioni italiane. Secondo il Doing Export Report 2024 presentato da Sace il 25 giugno, le vendite all’estero dovrebbero aumentare del 3,7% quest’anno e del 4,5% nel 2025, raggiungendo i 679 miliardi di euro. Questo segna un ritorno alle dinamiche pre-pandemia, favorito dal calo dell’inflazione e dai tagli ai tassi di interesse. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono i fattori chiave per questa crescita.
Prospettive positive per Bergamo
Anche Bergamo, che ha chiuso il quarto trimestre del 2023 con un calo dello 0,8% e ha iniziato il 2024 con un -5,8%, vede una ripresa nelle esportazioni. “Le tecnologie low-carbon saranno determinanti”, ha dichiarato Alessandro Terzulli, chief economist di Sace, sottolineando una crescita dell’export di queste tecnologie dell’11,1% nel 2024 e del 13,7% nel 2025.
Ruolo cruciale della sostenibilità
Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, ha evidenziato come sostenibilità e tecnologia siano i due driver principali per la crescita delle imprese. “Tagliare i consumi energetici significa avere margini migliori”, ha affermato, aggiungendo che l’uso della tecnologia permette di dedicarsi maggiormente all’innovazione.
Influenza della geopolitica
La diversificazione dei mercati è fondamentale per difendersi dai rischi geopolitici. Il 2024 sarà un anno di elezioni in India e Messico, e a novembre ci saranno le elezioni americane. Si spera anche nella fine del conflitto in Ucraina, che aprirebbe un’opportunità per la ricostruzione valutata 500 miliardi di dollari.
Paesi con alto potenziale di crescita
Sace ha identificato 14 Paesi ad alto potenziale per l’export italiano. Tra questi, la Serbia, che punta sulla transizione verde, e la Turchia, che investe sulla rete ferroviaria. Gli Emirati Arabi Uniti vedono un aumento delle vendite di beni di consumo, mentre Singapore e l’India mostrano tassi di crescita significativi. Anche il Vietnam, il Marocco, l’Egitto, il Sudafrica, e Paesi dell’America Latina come Brasile, Colombia e Messico offrono ottime prospettive.
L’export traino dell’economia nazionale
“Se negli ultimi tredici anni il prodotto interno lordo dell’Italia è cresciuto, è stato solo per la componente dell’export”, ha ricordato Ricci. Raggiungere 679 miliardi di euro nel 2025 darà una spinta decisiva al PIL italiano, confermando il ruolo cruciale dell’export per l’economia nazionale.