Tentato omicidio a Bergamo: connazionale arrestato a Parma

Un mese: tanto è durata la fuga del tentato omicida, arrestato a Parma dopo essersi liberato da un grosso bagaglio durante un pattugliamento

Un ventinovenne marocchino è stato arrestato a Parma per il tentato omicidio di un connazionale, avvenuto il 27 maggio a Bergamo. La sera di quel giorno, l’uomo si era introdotto insieme ad altre persone nello stabile dell’ex Sace, situato all’angolo tra via Baioni e via Pinetti, dove ha aggredito un connazionale.

L’attacco a Bergamo, la fuga a Parma

La vittima è stata attaccata per ragioni ancora non chiarite. L’aggressore ha cercato di rapinarla di uno zainetto contenente 50 euro, un pacchetto di sigarette e pochi altri oggetti di scarso valore. Dopo aver fallito nella rapina, l’assalitore ha colpito ripetutamente il compatriota al collo con un coccio di bottiglia, causandogli una grave emorragia. L’uomo è fuggito subito dopo l’attacco.

L’Intervento e le Cure

Alcune persone presenti nello stabile sono intervenute per soccorrere la vittima e hanno allertato le autorità. La polizia è arrivata sul luogo e la vittima è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Dopo aver ricevuto le cure necessarie, il ferito si è ripreso e ha fornito una dettagliata ricostruzione dei fatti agli inquirenti.

La caccia all’uomo

Subito dopo l’episodio, è stata avviata una caccia serrata al fuggitivo, ricercato per tentato omicidio e tentata rapina. La svolta nelle indagini è arrivata l’altra notte a Parma, quando una pattuglia dei Carabinieri, durante un servizio di controllo del territorio, ha notato un uomo a piedi in via Volturno con un grosso sacco nero sulle spalle. Alla vista della pattuglia, l’uomo ha abbandonato il bagaglio iniziando a correre tra le auto parcheggiate.

Il fuggitivo arrestato dopo un mese

I Carabinieri sono riusciti a bloccare il sospetto e lo hanno portato in caserma per le operazioni di identificazione mediante foto segnalamento e acquisizione delle impronte digitali. Nonostante l’uomo avesse fornito diversi alias in occasione di precedenti controlli, l’analisi delle impronte ha permesso di risalire alla sua vera identità. È emerso che aveva diversi precedenti di polizia e un ordine di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio e rapina aggravata, emesso dal gip di Bergamo su richiesta della Procura.

Le prossime fasi

Dopo aver acquisito il provvedimento restrittivo, i Carabinieri hanno ricostruito i fatti e arrestato l’uomo, che è stato poi condotto in carcere. Ora il ventinovenne attende l’interrogatorio di garanzia, durante il quale dovrà rispondere delle accuse di tentato omicidio e rapina aggravata.

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