Fino a mercoledì sera, nessun amico o parente si è fatto avanti per denunciare la scomparsa. Restano dubbi anche sulla residenza del giovane a Treviglio.
Cassano d’Adda – A 36 ore dalla scomparsa di un giovane, avvenuta martedì 9 luglio dopo un tuffo nel canale Muzza, non vi sono ancora certezze sulla sua identità. Nessun parente o amico ha denunciato la scomparsa, lasciando i carabinieri di Pioltello, responsabili delle indagini, in attesa di un segnale.
Effetti personali e dubbi sulla residenza
Unico indizio finora è uno zainetto ritrovato, che potrebbe appartenere al ragazzo disperso: un 25enne di origine egiziana, H.A., la cui residenza era ipotizzata a Treviglio. Tuttavia, anche questa informazione rimane incerta, creando ulteriori complicazioni nelle ricerche.
Ricerche senza sosta ma senza esito
Le operazioni di ricerca, condotte da sommozzatori di Treviglio e dai vigili del fuoco di Milano con specialisti del nucleo Saf, si sono concentrate nella zona dove il giovane è stato visto tuffarsi. Nonostante l’uso di droni e gommoni, le ricerche sono state ostacolate dalla forte corrente del canale, rendendo ogni tentativo di immersione vano.
Speranze riposte nelle prossime ore
Le ricerche riprenderanno giovedì, nella speranza che le condizioni migliorino. Nel frattempo, nonostante il dramma e i divieti di balneazione, molti giovani continuano a tuffarsi nella zona di punta Pecchio.