Fine vita: a Bergamo 643 testamenti biologici depositati dalla legge

La Lombardia si posiziona al decimo posto in Italia per il numero di Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) depositate

Bergamo, 11 luglio 2024 – Dall’approvazione della legge sul testamento biologico, Bergamo ha visto il deposito di 643 Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), equivalenti a una ogni 158 abitanti. La Lombardia si classifica decima a livello nazionale, con una media di una Dat ogni 175 maggiorenni.

Le statistiche provengono da una dashboard dell’Associazione Luca Coscioni, che offre dettagli sui testamenti biologici depositati nei comuni italiani. Milano, Varese, Brescia e Cremona sono tra le città lombarde con il maggior numero di Dat depositate.

Dettagli sull’indagine dell’Associazione Luca Coscioni

In assenza di una relazione del Ministero, l’Associazione Luca Coscioni ha avviato un’iniziativa di accesso agli atti presso i Comuni italiani per raccogliere dati aggiornati dal 2017 a oggi. L’indagine, iniziata nel 2022, continua a monitorare l’applicazione della legge. A Bergamo, la crescente consapevolezza sul tema ha contribuito alla posizione di rilievo della Lombardia.

Complessivamente, 6.097 comuni italiani (77,2% del totale) hanno risposto ad almeno una delle due indagini, con 4.533 enti che hanno aggiornato i dati al 31 dicembre 2023. In tutta Italia, risultano depositate 230.940 Dat, ovvero una ogni 191 maggiorenni. Tuttavia, questo numero non include le Dat depositate presso notai, strutture sanitarie e uffici consolari.

Criticità nell’applicazione della legge

Il 90,4% delle Dat è stato correttamente inserito nella Banca Dati Nazionale, ma il 9,6% attende ancora l’inserimento. Tra i capoluoghi con il maggior numero di Dat per popolazione maggiorenne si distinguono Varese (una ogni 86 abitanti) e Pesaro (una ogni 99 abitanti). Nei comuni che hanno fornito dati aggiornati, si è registrato un aumento del 52,5% delle Dat rispetto all’anno precedente.

Denuncia dell’Associazione Luca Coscioni

La segretaria nazionale dell’associazione, Filomena Galli, e il tesoriere, Marco Cappato, hanno denunciato la mancanza di campagne informative istituzionali sul tema. Il mancato inserimento delle Dat nella Banca Dati Nazionale impedisce il rapido rispetto delle volontà delle persone. Questo problema è attribuito alla mancata formazione del personale ministeriale.

Servizio di informazione e assistenza

Per una settimana, un’équipe di medici, tra cui il dottor Mario Riccio, anestesista noto per aver assistito Piergiorgio Welby, rafforzerà il team del “Numero Bianco” (06\99313409) per rispondere alle domande dei cittadini sulle Dat. Le richieste di informazioni sul fine vita sono aumentate del 28% rispetto al 2022, raggiungendo una media di 43 al giorno. Le domande su eutanasia e suicidio assistito sono aumentate del 43%, mentre quelle sull’interruzione delle terapie e la sedazione palliativa profonda del 27%.

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