Punto nascite a rischio chiusura all’ospedale di Ponte San Pietro

Il calo delle nascite e altri problemi preoccupano il personale e i cittadini

L’ospedale di Ponte San Pietro potrebbe chiudere il punto nascite a causa del calo significativo delle nascite in Bergamasca. Questa notizia allarma i residenti locali, soprattutto quelli che vivono in aree più remote come la Valle Imagna, che contano su questo servizio.

Il problema del calo delle nascite non è l’unico che affligge il Policlinico. Secondo la Rsu della Cisl, dal 2022, l’ospedale ha ridotto gli orari di servizio di audiometriste e massofisioterapisti, con una conseguente perdita di retribuzione e contributi. Inoltre, vi è stata una mancata copertura minima dei reparti, con il personale determinato in base ai letti occupati, nonostante il pronto soccorso aperto.

Un altro problema è la chiusura del Cup per prenotazioni ordinarie in presenza, sostituito da sistemi online e telefonici, creando disagi per gli anziani e chi non ha familiarità con la tecnologia. Questa misura è vista come un disservizio per chi preferisce prenotare direttamente dopo una visita.

Sul fronte del punto nascite, i rumors sulla chiusura si rincorrevano da tempo. L’ostacolo maggiore sembra essere la difficoltà nel reperire ginecologi disposti a fare i turni di guardia. Nel 2023, ci sono stati solo 501 parti, una cifra appresa dalla stampa piuttosto che dalle comunicazioni ufficiali della direzione.

Le operatrici del Nido hanno avvisato i sindacati del basso numero di parti e della chiusura delle prime visite ostetriche. Se non ci sono visite, non ci saranno nemmeno parti, creando un circolo vizioso. La mancanza di una Terapia Intensiva Neonatale è un ulteriore deterrente per le famiglie.

Il reparto oncologico del Policlinico ha visto una riduzione oraria fino al trasferimento al Policlinico San Marco di Zingonia, causando disagi per i pazienti. La mancanza di specialisti oncologi è una criticità in un periodo di aumento delle malattie oncologiche, soprattutto tra i giovani. Avere un centro oncologico vicino è fondamentale per i malati, ma la collaborazione con le direzioni operative e sanitarie è stata minima.

Tuttavia, ci sono anche buone notizie. Il Policlinico ha in programma di ristrutturare i lotti obsoleti con un investimento di circa dieci milioni di euro. Questo dovrebbe migliorare l’attrattività del Policlinico per i professionisti medico-sanitari, aumentando la qualità del servizio offerto al cittadino.

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