Le Olimpiadi del 2024 a Parigi si chiudono con un risultato straordinario per gli atleti bergamaschi, che salgono sul podio ben quattro volte, un traguardo senza precedenti nella lunga storia delle partecipazioni orobiche ai Giochi.
Record senza precedenti alle Olimpiadi
I Giochi di Parigi saranno ricordati come un’edizione straordinaria per lo sport bergamasco. Con quattro medaglie conquistate (un oro, due argenti e un bronzo), gli atleti di casa nostra hanno raggiunto un risultato storico, superando il precedente record di tre medaglie ottenuto ad Atene 2004. Questo bottino rappresenta il numero più alto di medaglie mai conquistate in un’unica edizione da atleti bergamaschi, in una storia olimpica che dura ormai da 124 anni e ventidue appuntamenti.
Il trionfo di Simone Consonni
Simone Consonni, 29 anni, originario di Brembate Sopra, ha giocato un ruolo chiave in questo successo. Nell’americana di ciclismo su pista, Consonni ha conquistato la sua terza medaglia olimpica in carriera, diventando il primo atleta bergamasco a raggiungere questo traguardo. In questa edizione, Consonni ha ottenuto due medaglie: un argento nella madison insieme a Elia Viviani e un bronzo nell’inseguimento a squadre. Con queste vittorie, ha eguagliato il leggendario Marino Morettini, che nel 1952 a Helsinki vinse un oro e un argento nell’inseguimento a squadre e nel chilometro da fermo.
Bergamaschi e bergamasche: Chiara Consonni e Giorgia Villa
L’oro conquistato dalla sorella Chiara Consonni nella madison, venerdì 9 agosto, ha segnato un altro momento storico: è la prima atleta femminile bergamasca a vincere un oro in un’edizione estiva delle Olimpiadi. Questo successo, insieme all’argento di Giorgia Villa nel concorso a squadre della ginnastica artistica, ha portato il medagliere totale di Bergamo a 17 medaglie olimpiche: cinque ori, otto argenti e quattro bronzi.
Una storia di successi e emozioni
Il contributo degli atleti bergamaschi alle Olimpiadi è stato costante nel corso degli anni, con dieci delle diciassette medaglie provenienti dal ciclismo, una tradizione che risale al primo oro vinto da Mario Brusoni nel 1900. Questo traguardo, seppur scoperto solo negli anni ’80 e ancora oggetto di dibattito tra il Coni e il Cio, testimonia la lunga e prestigiosa storia del ciclismo bergamasco. La Corsa a Punti del 15 settembre 1900 al Velodromo di Vincennes, infatti, era valevole per le Olimpiadi senza che i 13 partecipanti nemmeno ne fossero stati informati. Una competizione sulla distanza di 5 km, con sprint ogni giro per un totale di 10, e classifica generale stilata in base ai piazzamenti ottenuti in ogni volata. Brusoni ne vinse 5, compreso l’ultimo che assegnava punteggio doppio, superando nettamente con 29 punti il tedesco Duill e il francese Louis Trousselier entrambi a 9.