Assegno unico in Bergamasca: in aumento gli importi, ma calano i beneficiari

L'Assegno unico universale vede crescere l'importo medio mensile in provincia di Bergamo, mentre diminuisce leggermente il numero delle famiglie beneficiarie rispetto all'anno precedente

Nel primo semestre del 2024, l’importo medio mensile dell’Assegno unico universale in provincia di Bergamo ha registrato un aumento, passando da 263 a 275 euro per nucleo familiare. Tuttavia, il numero delle famiglie che ricevono il beneficio è leggermente diminuito, scendendo da 122.119 nel 2023 a 119.377 nel 2024. Questo è quanto emerge dai dati più recenti dell’Osservatorio Inps sull’Assegno unico, che evidenziano una tendenza complessivamente positiva in termini di erogazione, ma con un lieve calo dei beneficiari.

Nel complesso, l’Inps ha erogato quasi 197 milioni di euro in provincia di Bergamo nei primi sei mesi del 2024, un aumento di oltre 4,2 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento dell’importo medio è dovuto principalmente all’adeguamento Istat, che ha portato anche l’ammontare per singolo figlio a crescere da 160 a 167 euro. Sebbene il numero delle famiglie beneficiarie sia calato, il totale dei fondi erogati continua a crescere, segnando un nuovo record a livello nazionale con quasi 10 miliardi di euro distribuiti nei primi sei mesi dell’anno.

Il lieve calo del numero di beneficiari in provincia di Bergamo è in linea con la tendenza demografica e le variazioni nelle caratteristiche dei nuclei familiari, come sottolineato da Candida Sonzogni della Cisl di Bergamo. Sonzogni ha evidenziato come l’Assegno unico resti una misura fondamentale per il sostegno delle famiglie, in particolare quelle con figli minori, e ha ribadito la necessità di continuare a rafforzare questo strumento.

D’altra parte, Orazio Amboni della Cgil di Bergamo ha suggerito che la diminuzione dei beneficiari potrebbe essere più legata a fattori economici e sociali, come l’aumento delle dichiarazioni Isee nelle fasce di reddito più basse, che portano a un incremento dell’importo dell’Assegno unico. Amboni ha anche accennato alla possibilità che i redditi più alti possano essere penalizzati, influenzando il numero di richiedenti nelle fasce di reddito medio-alte.

Per garantire maggiore certezza nei tempi di erogazione, l’Inps ha stabilito, in collaborazione con la Banca d’Italia, le date di pagamento per i prossimi mesi, con le prossime scadenze previste per il 16, 19 e 20 agosto 2024.

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