Delitto di Terno d’Isola: sequestrati dispositivi nella casa di Sharon e Ruocco

Prelevati e sotto esame dai Carabinieri alcuni dispositivi elettronici appartenenti a Sergio Ruocco: attesi possibili sviluppi, mentre fidanzato e famiglia della vittima fanno precisazioni

Continuano le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni

Le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni, la barista di 33 anni uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, proseguono con nuovi sviluppi. Dalla casa di via Merelli a Terno d’Isola, dove Sharon viveva con il compagno Sergio Ruocco, nel secondo sopralluogo consecutivo da giovedì sono stati prelevati alcuni dispositivi elettronici.

I dispositivi elettronici

Durante il sopralluogo di venerdì, l’area di fronte alla casa è stata isolata con un nastro e l’intervento è durato circa venti minuti. I Carabinieri hanno prelevato diversi dispositivi elettronici, tra cui pc e telefoni appartenenti a Sergio Ruocco. Successivamente, Ruocco è stato accompagnato alla caserma di via delle Valli, dove è rimasto fino a poco prima delle 15, sempre senza la presenza di un avvocato. Attualmente, non ci sono ancora indagati ufficiali per l’omicidio di Sharon Verzeni.

Dichiarazioni di Sergio Ruocco

Sergio Ruocco, rientrato a Bottanuco nella casa dei genitori di Sharon, ha dichiarato: «Non sono stanco, non sono mai stanco. È stato un sopralluogo diverso da quello di giovedì, è servito a prelevare altre cose». In seguito, Ruocco ha ribadito ai giornalisti presenti sotto casa dei suoceri che non è a conoscenza di cosa esattamente sia stato sequestrato, ma ha sottolineato che i carabinieri «sapevano già cosa prendere». Secondo indiscrezioni, gli oggetti prelevati non avrebbero comunque una rilevanza significativa per le indagini in corso.

Comunicato della famiglia Verzeni

Nella serata di venerdì 23 agosto, la famiglia di Sharon ha rilasciato un comunicato attraverso il proprio legale: «I familiari di Sharon hanno partecipato agli ulteriori accertamenti svolti presso la polizia giudiziaria, come loro diritto in qualità di persone offese. La famiglia di Sharon non risparmierà le proprie energie fino a quando non sarà individuato l’autore del barbaro assassinio. Ringrazia gli inquirenti per gli sforzi profusi per giungere alla verità il prima possibile, mantenendo riserbo per tutelare l’immenso dolore e le indagini in corso».

Prossimi passi nelle indagini

Le indagini si concentrano ora anche sull’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati. In particolare, si cerca di individuare eventuali tracce di messaggi inviati o ricevuti sul telefono di Sharon, anche se cancellati, che potrebbero fornire una direzione chiara per le indagini. Nonostante la complessità del caso, gli inquirenti continuano a lavorare intensamente per fare luce su questo tragico omicidio.

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