Un servizio essenziale attivo H24
Il Centro Antiveleni di Bergamo all’interno dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII è un punto di riferimento nazionale per la gestione delle emergenze legate a intossicazioni e avvelenamenti. Attivo 24 ore su 24, il centro riceve fino a 400 chiamate al giorno attraverso il numero verde 800-883300, gestite da medici specialisti in tossicologia medica e farmacologia. Nel 2023, il centro ha registrato un incremento delle richieste di aiuto, superando le 130.000 telefonate, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente.
Crescita e localizzazione delle chiamate al Centro Antiveleni
Nel dettaglio, le chiamate ricevute nel 2023 sono state 130.518, con una media giornaliera di 357 contatti. Questo dato evidenzia una crescita costante rispetto agli anni precedenti: nel 2022 le chiamate sono state poco più di 127.000, mentre nel 2021 si attestavano attorno alle 114.000. La maggior parte delle richieste proviene dalla Lombardia (29%), seguita da Veneto, Lazio, Emilia Romagna (9% ciascuna) e Sicilia (7%). Le consulenze per intossicazioni acute, che hanno richiesto interventi specifici, sono state 9.161, con ulteriori 2.034 richiami per monitorare l’evoluzione dei casi.
Farmaci: principale causa di intossicazione
Circa il 40% delle chiamate al Centro Antiveleni di Bergamo riguarda intossicazioni da farmaci, un problema in preoccupante crescita, soprattutto tra i giovani. Il responsabile del centro, Giuseppe Bacis, ha sottolineato come il fenomeno sia aumentato significativamente dopo la pandemia di COVID-19. I casi più frequenti riguardano adolescenti tra i 12 e i 18 anni, che fanno un uso improprio e massiccio di antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e paracetamolo, spesso con intenti autolesionistici. Bacis ha evidenziato l’importanza di una maggiore sensibilizzazione da parte dei genitori e delle scuole per intercettare tempestivamente i giovani più vulnerabili.
Rischi domestici e nuove sostanze psicoattive
Un altro ambito significativo riguarda le intossicazioni legate a prodotti domestici, che rappresentano il 20-25% delle chiamate. Questi casi coinvolgono spesso bambini che ingeriscono accidentalmente detersivi, candeggina, insetticidi e pastiglie per lavastoviglie e lavatrici, scambiandoli per caramelle. Il Centro Antiveleni di Bergamo, parte del Sistema Nazionale di Allerta Precoce, ha inoltre identificato otto nuove sostanze psicoattive tra il 2018 e il 2023, ampliando così il panorama delle emergenze tossicologiche.
Attenzione ai morsi di animali e alle stagioni dei funghi
Il centro gestisce anche numerosi casi di morsi e punture di animali, come vipere, vespe, scorpioni e tracine, oltre a casi meno comuni di morsi di cani randagi. Un altro tema di crescente interesse riguarda il ragno violino, i cui morsi stanno aumentando in Italia a causa del cambiamento climatico. Inoltre, con l’avvicinarsi della stagione dei funghi, il centro prevede un aumento delle chiamate relative alla loro commestibilità. Bacis ha messo in guardia anche contro la raccolta di erbe spontanee, che, se non riconosciute correttamente, possono essere tossiche o addirittura letali.
Collaborazione e prevenzione per una maggiore sicurezza
Il lavoro del Centro Antiveleni di Bergamo si basa su una stretta collaborazione con diverse istituzioni, tra cui Università, Prefettura, Croce Rossa Internazionale, ATS e anche il Museo di Scienze Naturali e l’Orto Botanico di Bergamo. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale per offrire la migliore consulenza e supporto ai cittadini in caso di emergenze tossicologiche. Bacis ha ribadito l’importanza di un intervento tempestivo e di una corretta informazione per prevenire gli avvelenamenti e garantire la sicurezza della popolazione.