Un gesto di coraggio ha caratterizzato la serata di sabato 31 agosto a Credaro, nella provincia di Bergamo, dove un uomo di 58 anni è rimasto ferito mentre tentava di difendere una donna da un violento pestaggio. L’episodio si è verificato in un parcheggio adiacente a un bar lungo la provinciale della Valle Calepio, dove il 58enne si era recato con la moglie e alcuni amici.
La tranquilla serata è stata bruscamente interrotta quando un allarme, o forse un clacson, ha attirato l’attenzione degli avventori del bar. Un amico del 58enne è entrato di corsa nel locale, segnalando che una donna veniva aggredita nel parcheggio. Dalle telecamere di sicurezza, il barista ha visto l’uomo colpire la donna con un pugno. Senza esitare, il 58enne e altri amici sono usciti per intervenire.
L’uomo ha cercato di fermare l’aggressore chiedendogli spiegazioni sul suo comportamento violento. L’aggressore, visibilmente agitato, aveva già estratto una bicicletta dal bagagliaio della sua auto e l’aveva scagliata contro la 37enne. Quando è stato affrontato dal 58enne, ha reagito in modo violento, avvicinandosi minacciosamente e colpendolo con un oggetto contundente, forse una chiave o un attrezzo per biciclette, provocandogli un taglio profondo alla testa.
Nonostante la situazione critica, gli amici dell’uomo sono riusciti a bloccare l’aggressore fino all’arrivo dei soccorsi. Una pattuglia dei carabinieri e un’ambulanza della Croce Blu Basso Sebino sono giunte rapidamente sul posto. La donna, fortunatamente, ha riportato solo ferite lievi, mentre il 58enne, nonostante la ferita, ha scelto di recarsi autonomamente al Pronto soccorso dell’ospedale di Iseo, dove è stato curato e suturato con una decina di punti.
L’uomo, che ha rischiato la vita per difendere una sconosciuta, ha commentato con modestia l’accaduto: «Certo che avrei potuto voltarmi dall’altra parte e non rischiare di rimediare le botte che poi mi sono preso. Ma non avrei mai potuto lasciare quella ragazza da sola». Un atto di coraggio, il suo, che nonostante la gravità delle conseguenze fisiche, non lo fa sentire un eroe, ma semplicemente una persona che non poteva ignorare la violenza.