La gestione di Piazzale Alpini a Bergamo continua a suscitare polemiche tra i residenti, in particolare a causa della chiusura anticipata delle cancellate, che obbliga chi vive nella zona a fare il giro dell’intero perimetro. Una cittadina ha denunciato la situazione a Prima Bergamo, lamentando che lo spazio pubblico non dovrebbe essere utilizzato in modo arbitrario. «Anche lunedì sera, alle sette e mezza, piazzale Alpini era chiuso. Non dovrebbe essere così: chi risiede nella zona è costretto a fare tutto il giro» ha dichiarato.
La gestione del piazzale sotto accusa
Secondo la residente, la gestione del piazzale non rispetta le regole stabilite dal bando con cui è stato assegnato. La questione è stata sollevata anche dalla consigliera di minoranza Ida Tentorio (FdI), che ha presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale.
Un altro episodio ha aggravato la situazione: «I gestori della Nxt Station avevano messo un cartello e pubblicato un post su Instagram spiegando che il bar e i locali sarebbero stati chiusi a causa del maltempo. Tuttavia, passando, mi sono accorta che le cancellate erano chiuse, ma all’interno c’era gente che ballava, probabilmente stavano provando delle coreografie. Il bando dice chiaramente che, in assenza di eventi, il piazzale dovrebbe restare aperto fino alle 22» ha spiegato la lettrice.
Una problematica ricorrente
La residente ha evidenziato che il problema non si limita a un solo episodio: «Altre volte mi è capitato di vederla chiusa prima dell’orario consentito, e la mattina è rimasta chiusa fino alle nove e mezza, quando dovrebbe aprire due ore prima. È una piazza pubblica, quindi non è giusto che loro la usino come vogliono».
Problemi oltre il rumore
Da quando Piazzale Alpini è stato riqualificato e trasformato in uno spazio per eventi e concerti, l’attenzione dei residenti è aumentata. Oltre ai problemi legati al rumore, si sono aggiunte nuove criticità. «Secondo il bando, dovrebbero entrare solo quattro macchine, ma ne abbiamo contate fino a otto. Inoltre, l’unica aiuola verde rimasta è recintata da tre settimane. Un cartello indica che stanno facendo lavori di sistemazione, ma in tutto questo tempo non si è visto alcun movimento. Il dubbio è che usino le transenne per impedire che qualcuno si sdrai o bivacchi, togliendo però anche ai cittadini la possibilità di vivere la piazza».
La richiesta di una gestione migliore
La cittadina conclude con una riflessione: «Molti ci chiedono se preferivamo piazzale Alpini com’era prima, quando era un luogo di degrado e spaccio. Naturalmente no, ma crediamo di meritare di più. Alla luce degli ottocentomila euro spesi per la cancellata, pensiamo che si possa fare qualcosa di meglio del chiuderla a discrezione».