Teleriscaldamento a Bergamo: accordo con Rea Dalmine per ampliare la rete

Grazie a un progetto da 30 milioni di euro, 11 mila nuovi appartamenti saranno serviti da calore pulito, riducendo le emissioni di CO2: intesa tra A2A e Rea

Mercoledì è stato siglato un importante accordo tra A2a e Rea Dalmine, finalizzato all’espansione della rete di teleriscaldamento a Bergamo. L’intesa è stata ufficializzata dall’amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, e dal presidente di Rea Dalmine, il sindaco del Comune Francesco Bramani, durante un incontro in cui è stato presentato il progetto che permetterà di riscaldare fino a 11 mila nuovi appartamenti, utilizzando il calore di scarto proveniente dal termovalorizzatore di Dalmine.

L’accordo A2A-Rea per il calore pulito

L’accordo prevede che, a partire dall’autunno, A2A Calore e Servizi possa fornire “calore pulito” agli edifici di Bergamo, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica. In particolare, l’utilizzo del calore di scarto dell’impianto di Dalmine consentirà di evitare l’immissione in atmosfera di circa 15 mila tonnellate di CO2 all’anno. Questo aumento dell’energia termica a disposizione della rete permetterà di incrementare del 50% la capacità di riscaldamento, servendo complessivamente 2,6 milioni di metri cubi di volumetria riscaldata nei prossimi cinque anni.

A2A: teleriscaldamento senza C02, si può

Mazzoncini ha dichiarato che l’obiettivo è fare in modo che il teleriscaldamento «utilizzi sempre più il calore di scarto dei grandi impianti industriali come i termovalorizzatori, le acciaierie e i data center, per riscaldare e rinfrescare le abitazioni senza produrre ulteriore CO2». Ha inoltre sottolineato l’importanza di investire in sistemi che non utilizzano fonti fossili, ma sfruttano i “cascami termici”, contribuendo così alla decarbonizzazione delle città.

Si estende la rete di teleriscaldamento

Il progetto, che ha richiesto un investimento di oltre 30 milioni di euro, prevede l’estensione della rete di teleriscaldamento di 22 chilometri, permettendo di servire 11mila appartamenti equivalenti. Marco Sperandio, presidente di Rea Dalmine, ha spiegato che «il recupero di calore dal nostro impianto di termovalorizzazione è la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità possano convergere per generare valore, ridurre lo spreco di risorse e promuovere una gestione più efficiente dell’energia».

Mazzoncini ha concluso spiegando che il collegamento con Rea Dalmine rappresenta un contributo significativo per Bergamo nella sua sfida per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, nell’ambito del Climate City Contract.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Il pannello esplicativo dell’installazione One alla rotonda dei Mille è stato gravemente danneggiato. Le parole...
Il corpo di Alfredo Passera rinvenuto dai vigili del fuoco dopo l’allarme lanciato dai vicini:...
Il giovane ha perso il controllo del mezzo lungo la provinciale del Pertus: recuperato dai...
Da mercoledì 20 agosto attesa un’intensa perturbazione: fine del caldo rovente, con cali termici fino...
Uno scatto con un vestito Crida è stato utilizzato da un sito non autorizzato per...
incidente
Maria Elisa Merisio è deceduta dopo essere stata travolta mentre era in bicicletta: fatale l’impatto...

Altre notizie