Il titolo del progetto è “Spazio. Diario aperto dalla prigione”, una rivista a tiratura limitata con 500 copie. Il giornale rappresenta un’importante iniziativa volta a favorire il dialogo e l’integrazione tra il mondo interno ed esterno delle mura carcerarie. Magnetti Building, parte del Gruppo Grigolin, finanzia il progetto, coprendo i costi di stampa e distribuzione.
Il fine principale del progetto è rompere i pregiudizi verso i detenuti e promuovere un confronto costruttivo. La redazione del giornale è composta da detenuti, ma coinvolge anche professionisti, studenti, ex detenuti e operatori. Le copie saranno distribuite all’interno del carcere, ai familiari e a coloro che lavorano a stretto contatto con la struttura.
Non è la prima volta che Magnetti Building supporta il carcere di Bergamo. In precedenza, l’azienda aveva affidato al laboratorio dolciario del carcere la preparazione di regali per i propri dipendenti durante le festività e aveva già avviato iniziative di inserimento lavorativo per i detenuti.
Il primo numero del giornale include un’intervista a Benedetta Grigolin, Ceo di Magnetti Building, che sottolinea come la scrittura possa diventare un importante strumento di riscatto sociale. “La scrittura non solo favorisce il reinserimento sociale dei detenuti, ma contribuisce anche a creare una cultura aziendale basata su comprensione reciproca, sfidando gli stereotipi.”