Un grave episodio di violenza ha avuto luogo lunedì 30 settembre presso la scuola dell’infanzia Principessa Margheritadi Ponte San Pietro. Una madre, mentre stava formalizzando il ritiro della figlia dall’istituto, ha aggredito una maestra, provocandole lividi e un occhio gonfio. L’insegnante è stata portata al pronto soccorso e ha ricevuto una prognosi di dieci giorni.
Secondo le ricostruzioni riportate da L’Eco di Bergamo, la madre si trovava in segreteria per le pratiche di ritiro della figlia, che non voleva più frequentare la scuola. Il diverbio iniziale con l’impiegata della segreteria ha portato all’intervento della coordinatrice Serena Bordogna e dell’insegnante della bambina. Quando la maestra è entrata nella stanza, la madre l’ha subito insultata e poi aggredita fisicamente.
L’aggressione ha richiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Curno, che sono arrivati sul posto per riportare la calma. L’insegnante, oltre a ricevere le cure necessarie, ha annunciato che sporrà denuncia contro la madre.
L’episodio ha sollevato riflessioni importanti sulla difficile situazione che molti insegnanti vivono oggi, tra richieste sempre più irragionevoli dei genitori e un rispetto in calo verso il loro ruolo professionale. La coordinatrice Bordogna ha commentato l’accaduto sottolineando come gli insegnanti si trovino spesso a dover gestire situazioni di mediazioneoltre il loro mandato educativo. Ha inoltre evidenziato che si tratta di una crisi culturale, che coinvolge non solo il sistema scolastico, ma anche quello sanitario e sociale, e che richiede un ripensamento delle relazioni tra genitori, insegnanti e istituzioni.