Nel 2024 i sequestri di stupefacenti in provincia di Bergamo raggiungono livelli record, con oltre mille chili di droga rinvenuti nei primi sei mesi dell’anno. Cresce il traffico, mentre aumentano le operazioni delle forze dell’ordine.
Un anno record per i sequestri di droga
Secondo i dati elaborati dalla Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), il 2024 si preannuncia come un anno record per i sequestri di stupefacenti nella provincia di Bergamo. Nei primi sei mesi, infatti, le forze dell’ordine hanno recuperato un totale di 1.105 chili di droga, il dato più alto degli ultimi 15 anni. Questo balzo nei numeri è legato a operazioni mirate, come il maxi-sequestro di 885 chili di hashish effettuato a febbraio a Treviglio, un’azione condotta dalla Polizia di Stato di Milano.
A Bergamo e provincia lo stupefacente tira
L’andamento del 2024 supera già di gran lunga i dati degli anni precedenti: nel 2023, ad esempio, il bilancio complessivo si fermava a 528 chili di droga sequestrata, mentre nel 2022 si toccavano 804 chili. Anche se i numeri del 2023 segnano un calo rispetto all’anno precedente, l’attività di contrasto al narcotraffico si è intensificata in seguito alla pandemia, con volumi ben superiori a quelli del 2018 e del 2019, che avevano registrato rispettivamente 395 e 156 chili di stupefacenti rinvenuti.
Il mercato della cocaina in crescita
Uno dei dati più preoccupanti che emerge dalla relazione della Dcsa riguarda la cocaina. Nel 2023, le forze dell’ordine hanno sequestrato 64,93 chili di cocaina, segnando un incremento del 160% rispetto ai 36,66 chili dell’anno precedente. Un quantitativo così elevato non veniva registrato dal 2016. Questa tendenza riflette una crescita costante del traffico di cocaina nella regione, che ha visto aumentare i controlli e gli interventi repressivi.
Mentre la cocaina registra un picco, gli altri stupefacenti mostrano trend diversi. I sequestri di hashish, pur restando alti con 416 chili, risultano in calo rispetto ai 681 chili del 2022. Lo stesso vale per la marijuana, scesa da 62 chili nel 2022 a 45 chili nel 2023. Al contrario, la presenza di eroina sembra drasticamente ridotta, con meno di mezzo chilo sequestrato nell’intero anno.
Le vite spezzate dall’overdose
Oltre ai sequestri, il rapporto della Dcsa evidenzia il risvolto tragico dell’abuso di sostanze stupefacenti: le morti per overdose. Nel 2023 si contano due decessi per overdose nella provincia di Bergamo, in linea con i due registrati nel 2022, per un totale di 24 decessi negli ultimi dieci anni. Sebbene il numero sembri contenuto, riflette una tragedia silenziosa che si consuma tra le strade della provincia.
Le rotte del narcotraffico
Il report del Ministero dell’Interno descrive anche le rotte principali del traffico di droga che interessano Bergamo. Una delle principali rotte per il traffico di cannabis passa attraverso la Spagna, come rivelato dall’indagine “Madera” condotta dalla Guardia di Finanza di Milano. Questo traffico internazionale ha mostrato l’esistenza di associazioni criminali transnazionali con ramificazioni tra Milano e Bergamo, capaci di importare regolarmente grandi quantità di stupefacenti con veicoli dotati di carichi di copertura.
I sistemi del narcotraffico
L’organizzazione identificata dall’indagine possedeva ingenti risorse economiche, una vasta rete logistica e mezzi tecnologici avanzati, come telefoni criptati, per evitare il monitoraggio delle comunicazioni. Questi dettagli confermano il ruolo cruciale della Bergamasca come snodo del narcotraffico internazionale.
Con queste operazioni e sequestri, il 2024 si appresta a segnare un nuovo record nella lotta al narcotraffico, ma anche a evidenziare l’ampiezza e la complessità di un fenomeno che continua a rappresentare una seria minaccia sociale.