La settimana dal 14 al 20 ottobre si prospetta con un andamento meteorologico a due velocità. Fino a martedì 15 ottobre, l’Italia sarà dominata da un anticiclone che porterà clima mite, se non caldo, soprattutto al Centro-Sud e sulle isole maggiori, dove le temperature potrebbero raggiungere i 30°C. Tuttavia, una nuova perturbazione atlantica è prevista a partire da mercoledì 16 ottobre, portando piogge diffuse, specialmente al Nord Italia.
Secondo le previsioni di 3bmeteo.com, spiegate dal meteorologo Francesco Nucera, l’anticiclone sarà protagonista fino a martedì, con un’ottobrata che garantirà bel tempo soprattutto nelle regioni centrali e meridionali. Al Nord, però, si assisterà già a una maggiore nuvolosità, con possibilità di piovaschi isolati, specialmente sulla Liguria. Da mercoledì, la situazione meteorologica cambierà drasticamente: l’arrivo di una perturbazione causerà piogge prima al Nordovest, per poi estendersi al Centro e al Sud entro venerdì.
Le piogge saranno particolarmente intense in alcune zone, come la Liguria e le aree nordoccidentali, mentre regioni come Sicilia e Calabria, afflitte da una lunga fase di siccità, finalmente vedranno l’arrivo di piogge preziose. Questa fase di maltempo rappresenta un necessario break autunnale per un territorio che, fino ad ora, è stato marginalmente interessato dai peggioramenti stagionali.
Settembre 2024: un mese da record caldo
Settembre 2024 si è distinto come il secondo mese più caldo della storia a livello globale, superato solo da settembre 2023. Questo trend conferma la quasi certezza che il 2024 si chiuderà come l’anno più caldo mai registrato, secondo i dati forniti dal servizio meteo europeo Copernicus. La temperatura media globale di settembre è stata di 16,7°C, ovvero 0,73°C al di sopra della media del periodo 1991-2020 e ben 1,54°C sopra i livelli preindustriali.
Inoltre, il periodo ottobre 2023 – settembre 2024 ha segnato una delle temperature medie globali più alte di sempre, con una differenza di 1,62°C rispetto all’epoca preindustriale (1850-1900). Questo continuo aumento delle temperature ha un forte impatto sulle condizioni meteorologiche in tutto il mondo, con eventi climatici estremi sempre più frequenti.
A livello regionale, l’Europa orientale e nord-orientale hanno registrato temperature superiori alla media, mentre in Europa occidentale, inclusa la Francia e parte della penisola iberica, le temperature sono state leggermente inferiori alla media stagionale. A livello globale, le anomalie più significative sono state riscontrate in Canada, negli Stati Uniti centrali e occidentali, in Sud America e in alcune zone dell’Africa e dell’Asia.