Il Comune di Bergamo ha confermato che i lavori di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per il raddoppio del cavalcavia di via San Bernardino non inizieranno prima di aprile 2025, accogliendo così una richiesta avanzata dall’amministrazione cittadina per evitare un sovrapporsi di cantieri nella zona di Largo Tironi. L’assessore alla Mobilità, Marco Berlanda, aveva definito l’eventualità di una coincidenza temporale tra i due cantieri come una “tempesta perfetta”, che avrebbe potuto provocare una paralisi del traffico nella zona.
Un rischio di congestionamento evitato
Il rischio nasceva dal fatto che, secondo i cronoprogrammi iniziali, i lavori per la corsia preferenziale della eBrt in via dei Caniana e la riqualificazione di Largo Tironi si sarebbero svolti nello stesso periodo dell’intervento di RFI per il raddoppio ferroviario sul cavalcavia di via San Bernardino. Tale sovrapposizione avrebbe comportato la chiusura della strada in entrambe le direzioni, con inevitabili ripercussioni sulla viabilità locale.
La richiesta del Comune e la risposta di RFI
Per scongiurare questa situazione, l’amministrazione comunale aveva richiesto formalmente a RFI di posticipare i lavori previsti sul cavalcavia. Dopo alcune settimane di attesa e un ulteriore sollecito, RFI ha risposto positivamente, prima in via informale e successivamente con una comunicazione ufficiale. Con la decisione di posticipare l’inizio dei lavori al 2025, Bergamo evita quindi la potenziale “tempesta perfetta” di cui aveva parlato l’assessore.
Cantieri e impatti futuri
Anche con lo slittamento dei lavori, l’impatto dei cantieri già attivi resta significativo per il territorio. La zona di via San Bernardino ha una particolare rilevanza viaria per Bergamo, e la chiusura parziale del cavalcavia avvenuta nell’estate del 2021 aveva già provocato rallentamenti e difficoltà di circolazione. Tuttavia, il rischio di una completa chiusura della strada in un periodo con altre opere parallele è stato scongiurato.