Gianni e Pinotto: il custode dell’Oasi di Alzano dà un ultimatum per le due oche

Le famose oche Gianni e Pinotto, note presenze dell'Oasi di Alzano Lombardo, affrontano un possibile allontanamento definitivo: il custode chiede di trasferirle entro due settimane

La vicenda di Gianni e Pinotto, le celebri oche conosciute come le “gemelle Kessler” per la loro inseparabilità e bellezza, si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo essere state assenti dall’Oasi di Alzano Lombardo vicino alle cascatelle sotto il ponte del Serio, dove vivono abitualmente, i palmipedi sono recentemente ritornati. Secondo il custode dell’Oasi delle Oche, Mino Patelli, la loro fuga sarebbe stata causata da una battuta di caccia al cinghiale, che le avrebbe spaventate, portandole ad allontanarsi temporaneamente.

Gianni e Pinotto, le oche della discordia

Il rientro di Gianni e Pinotto non è stato privo di incidenti: Patelli afferma di essere stato attaccato dalle due oche due volte in appena due giorni. Con tono deciso, ha lanciato un ultimatum: “Verranno allontanate definitivamente. Avete due settimane per portarle dove volete”, lasciando quindi un breve periodo di tempo affinché eventuali interessati possano accoglierle in una nuova sistemazione.

Il custode: le due oche devono andarsene

Il custode, attraverso comunicazioni affisse in loco, sottolinea la necessità che le oche vengano trasferite definitivamente. Tuttavia, una risposta altrettanto decisa è giunta dagli “Amici degli animali dell’Oasi verde di Alzano”, un gruppo locale che si oppone all’allontanamento dei volatili. In un cartello plastificato affisso tra gli alberi dell’Oasi, il gruppo esprime gratitudine per il lavoro di manutenzione svolto da Patelli, ma gli ricorda che l’Oasi Verde di Alzano è proprietà comunale e che lui non detiene alcun diritto sugli animali, donati all’Oasi e da tempo parte integrante dell’ecosistema locale.

Gli Amici degli animali di Alzano: “Non toccate Gianni e Pinotto”

Gli “Amici degli animali” contestano inoltre la versione fornita dal custode sul ritorno di Gianni e Pinotto, sostenendo che le oche non avrebbero potuto attraversare boschi e superstrade come descritto, e ribadiscono che il loro arrivo è stato filmato. Il video mostra le oche all’interno di un box di cartone, abbandonato successivamente proprio nell’Oasi, confermando, secondo loro, l’infondatezza della narrazione del custode. La critica prosegue, insinuando che le oche attacchino solo Patelli e invitandolo a riflettere sui motivi di questo comportamento.

L’interessamento dell’Enpa

La controversia ha attirato l’attenzione delle autorità locali e dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), come dichiarato dagli “Amici degli animali” che avvertono il custode dei rischi legali di un’eventuale rimozione forzata di Gianni e Pinotto. I Carabinieri di Alzano Lombardo sarebbero stati informati della situazione, mentre l’Enpa di Bergamo ha confermato di monitorare la vicenda e di essere in possesso di materiale video a supporto.

 

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