Secondo il report del Commissario Straordinario per le persone scomparse, aggiornato al 30 giugno 2024, 236 persone si sono allontanate, rese irreperibili o forzate ad allontanarsi nella provincia di Bergamo nei primi sei mesi dell’anno, posizionando Bergamo al secondo posto tra le province lombarde per numero di denunce, subito dopo Milano, che ne conta 534. Di queste, 179 persone sono state ritrovate, con un tasso di ritrovamento del 75,8%. Tuttavia, 57 casi restano ancora irrisolti e purtroppo, per 5 persone, il ritrovamento è avvenuto senza vita.
Il fenomeno in Lombardia e le province più colpite
In Lombardia, sono state registrate 1.610 denunce di scomparsa da gennaio a giugno 2024, dato in crescita rispetto ai 1.467 casi dello stesso periodo del 2023. La provincia di Milano si conferma con il numero più alto di segnalazioni, mentre Bergamo segue subito dopo, evidenziando un trend allarmante considerando la popolazione relativamente minore rispetto a quella del capoluogo lombardo. Tra i casi complessivi lombardi, 896 riguardano cittadini italiani e 714 stranieri, mentre 1.080 segnalazioni sono relative a minori. A livello regionale, il tasso di ritrovamento per gli italiani è pari all’81%, con 726 casi risolti.
Situazione nazionale e tassi di ritrovamento
In Italia, durante il primo semestre del 2024, 11.694 persone sono state dichiarate scomparse, con un totale di 6.664 ritrovamenti e 5.030 segnalazioni ancora aperte. Rispetto allo stesso periodo del 2023, che aveva contato 13.031 denunce, si osserva un calo del 10% delle scomparse. La media giornaliera delle denunce si è ridotta a 64 casi, sette in meno rispetto al primo semestre del 2023, con il tasso di ritrovamento che è salito dal 48% al 57% nel 2024, evidenziando un miglioramento delle operazioni di rintraccio.
Profilo delle persone scomparse
L’analisi per età indica che la maggioranza dei casi riguarda minori di 18 anni, che rappresentano il 69,6% delle segnalazioni (8.143 denunce), seguiti dagli adulti tra i 18 e i 65 anni, con una percentuale del 26,2% (3.067 denunce), mentre gli ultrasessantacinquenni costituiscono solo il 4,1% (484 denunce). I tassi di ritrovamento variano: per gli over 65, il tasso è del 77,3%, per gli adulti tra i 18 e i 65 anni è del 73,1%, e per i minori si attesta al 49,7%.
Inoltre, si conferma che i cittadini stranieri rappresentano la maggioranza delle denunce di scomparsa in Italia, sebbene con una leggera flessione rispetto all’anno precedente: nel primo semestre del 2024, le segnalazioni riguardanti stranieri rappresentano il 57% del totale (6.652 su 11.694), in calo rispetto al 65% del 2023. Le denunce relative a cittadini italiani sono invece aumentate, passando dal 35% al 43% nel 2024.
Efficienza delle operazioni di ricerca nelle regioni italiane
Alcune regioni italiane si distinguono per l’efficacia delle loro operazioni di ritrovamento. In particolare, il Veneto ha registrato il tasso di successo più elevato, con un ritrovamento dell’83,3% (269 casi risolti su 323), seguito dall’Emilia-Romagna con l’82,2% (313 su 381) e dalla Toscana, dove il tasso di ritrovamento ha raggiunto l’81,3% (217 su 267). Questi risultati evidenziano una gestione più efficiente nelle operazioni di ricerca rispetto alla media nazionale.
Il fenomeno delle “scomparse ripetute”
Un ulteriore aspetto critico che emerge dal rapporto riguarda le cosiddette “scomparse ripetute”, fenomeno che evidenzia situazioni di disagio. Nel periodo considerato, 858 persone hanno prodotto ben 2.246 segnalazioni di scomparsa, segno di difficoltà sociali e personali per alcuni individui. Complessivamente, il numero effettivo di persone scomparse tra gennaio e giugno 2024 è quindi di 10.306 individui, distribuiti in oltre 11.000 eventi di segnalazione.
Il report del Viminale sulle persone scomparse: conclusioni
Il report del primo semestre 2024 evidenzia una lieve diminuzione dei casi di scomparsa rispetto all’anno precedente, insieme a un miglioramento dei tassi di ritrovamento. Tuttavia, la problematica persiste in modo significativo, specie in Lombardia e Bergamo, dove il fenomeno interessa sempre più spesso minorenni e cittadini stranieri, ponendo la necessità di iniziative e risorse mirate per il supporto alle operazioni di ricerca e di recupero delle persone scomparse.