Un grave atto vandalico ha colpito il centro di Bergamo: nella notte tra l’11 e il 12 novembre, le facciate di Palazzo Frizzoni, sede del Comune, e di Palazzo Uffici sono state deturpate con scritte contro i vaccini e la crisi climatica. Fin dalle prime ore del mattino, squadre di operai sono state impegnate per ripulire le superfici.
Le scritte e le rivendicazioni dei vandali
Le frasi riportate sui due edifici includevano slogan novax e negazionisti del cambiamento climatico. Tra queste, «vax = morte» e «Co2 = frode», chiaramente rivolte contro le politiche sanitarie e ambientali. Le scritte riflettono posizioni estreme di chi si oppone ai vaccini e minimizza la crisi climatica, argomenti di attualità che suscitano dibattito e talvolta radicalizzazione. Il primo commento politico all’accaduto è arrivato da Giorgio Gori, europarlamentare ed ex sindaco di Bergamo, che ha criticato duramente l’atto vandalico. Gori ha evidenziato come i vandali si siano accaniti contro la sede del Comune, che rappresenta simbolicamente “la casa dei cittadini bergamaschi”. In un tweet, ha espresso solidarietà alla sindaca Elisabetta Carnevali. L’episodio ha riaperto il dibattito sulla necessità di proteggere il patrimonio pubblico da atti vandalici di questo tipo. La pulizia delle superfici imbrattate rappresenta un costo per la collettività e sottolinea la necessità di sorvegliare e preservare i luoghi simbolo della città. Palazzo Frizzoni, in particolare, non è solo sede dell’amministrazione comunale, ma anche un importante punto di riferimento storico per Bergamo.