Un’importante operazione internazionale, denominata “Zamek”, ha portato alla scoperta di una vasta rete criminale specializzata nella produzione e nel traffico di sigarette di contrabbando. In Italia, una fabbrica clandestina è stata sequestrata nella Bergamasca, mentre operazioni simili sono state condotte in altre località europee. Il blitz ha coinvolto oltre 50 membri dell’organizzazione, composta principalmente da cittadini ucraini, moldavi e rumeni.
Un’operazione coordinata a livello europeo
L’indagine è stata condotta da una Squadra Investigativa Comune (JIT), istituita grazie alla collaborazione tra le autorità giudiziarie di Francia, Italia e Polonia, sotto il coordinamento di Eurojust. A supporto, un’Operational Task Forcedell’Europol ha riunito le forze di polizia di vari Paesi europei. La complessa operazione ha richiesto più di un anno di lavoro, con numerosi incontri operativi presso la sede di Eurojust ed Europol all’Aja.
Dettagli dell’attività criminale
L’organizzazione si occupava della produzione e distribuzione di tabacco lavorato in grandi quantità. In Italia, la Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri di Bergamo, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno ricostruito il traffico: oltre 50 tonnellate di tabacco, destinate al mercato nero, avrebbero garantito guadagni per circa 13 milioni di euro. Il tabacco veniva distribuito attraverso una rete ben organizzata, utilizzando autoarticolati per trasferirlo nelle fabbriche clandestine dislocate in tutta Europa.
Arresti e sequestri
Le autorità francesi e polacche hanno emesso specifici mandati d’arresto europeo per i principali indagati, spesso in movimento tra diversi Stati. Parallelamente, sono in corso numerose perquisizioni e sequestri che mirano a smantellare definitivamente la rete criminale.
Un fenomeno in espansione
Questa operazione mette in evidenza l’importanza di una collaborazione internazionale per contrastare il fenomeno del contrabbando di tabacco, che continua a rappresentare una minaccia economica e fiscale per i Paesi europei. Il lavoro congiunto di Eurojust, Europol e delle autorità locali ha dimostrato l’efficacia di un approccio integrato nella lotta contro le organizzazioni criminali transnazionali.