Le terme curative di San Pellegrino, destinate a rinascere anche nell’ex Villa Giuseppina, saranno ancora più grandi. Durante il Consiglio comunale di venerdì 22 novembre, è prevista l’approvazione per l’acquisizione del piano terra dell’edificio liberty, attualmente di proprietà del gruppo Percassi, che si aggiunge ai tre piani superiori già comunali. I lavori per il recupero della struttura partiranno nel primo semestre del 2025, riportando in vita un simbolo storico della cittadina.
Villa Giuseppina: storia e progetti di recupero
Situata a pochi metri dall’ingresso della Spa QC San Pellegrino, Villa Giuseppina fu scelta anni fa dal Comune come sede delle terme sanitarie, chiuse nel 2006. Sebbene l’edificio sia stato restaurato, mancano ancora gli impianti necessari all’apertura del centro.
Il piano terra, una superficie di circa 300 metri quadrati, era stato inizialmente destinato a spazi commerciali dal gruppo Percassi. Tuttavia, dopo numerose richieste del Comune, Percassi ha accettato di cedere la proprietà per 500 mila euro più Iva, permettendo così di portare tutta Villa Giuseppina, circa mille metri quadrati, sotto il controllo comunale.
I lavori e il futuro bando
L’intervento inizierà con il recupero dei tre piani superiori, per un costo complessivo di 1,86 milioni di euro. La progettazione è già stata completata, e il bando per i lavori sarà pubblicato entro la fine dell’anno. Secondo il vicesindaco Vittorio Milesi, il futuro gestore, individuato attraverso un apposito bando, avrà il compito di completare gli impianti e adattare il piano terra alle proprie esigenze operative.
Parallelamente all’avvio del cantiere, verrà pubblicato anche il bando per la gestione della struttura, così da poter rendere operative le terme subito dopo il termine dei lavori. Il gestore sarà tenuto a versare al Comune un canone d’affitto annuale, garantendo sostenibilità economica al progetto.
L’importanza delle terme per San Pellegrino
Il nuovo centro cure termali utilizzerà l’acqua della sorgente Vita, che eroga circa 40 mila litri al giorno, proseguendo la tradizione termale della cittadina iniziata nel 1901. Il vecchio stabilimento, oggi in disuso, verrà trasformato in una galleria commerciale sempre dal gruppo Percassi.
Per l’amministrazione comunale, le terme curative rappresentano un pilastro del progetto di rilancio turistico. A differenza delle spa, queste strutture incentivano soggiorni di più giorni, contribuendo a rafforzare l’economia locale. Il progetto rientra inoltre nell’Accordo di Programma sottoscritto con Regione Lombardia, Provincia e partner privati, che mira a valorizzare l’intero patrimonio termale di San Pellegrino.