Un autista della linea Arriva è stato aggredito da un giovane passeggero mercoledì 4 dicembre, nel pomeriggio, mentre era in servizio sulla tratta da Piazza Brembana a Bergamo. L’episodio è avvenuto a Botta di Sedrina, dove l’autobus è stato fermato per consentire l’intervento dei carabinieri. Il ragazzo, un adolescente di origine straniera, è stato denunciato a piede libero per lesioni personali.
La dinamica dell’aggressione
Il giovane era salito sull’autobus intorno alle 16 e aveva chiesto all’autista se fosse possibile pagare il biglietto con carta di credito. Poiché i mezzi non sono dotati di sistemi di pagamento elettronico, il conducente ha spiegato che il pagamento doveva avvenire in contanti o mostrando un abbonamento valido. A quel punto, il passeggero ha iniziato a insultare il conducente, spingendolo.
Quando l’autista ha cercato di allontanarlo, voltandogli poi le spalle, il giovane è passato alle vie di fatto, colpendolo con quattro o cinque pugni al volto. L’aggressione ha provocato un taglio al sopracciglio e la rottura degli occhiali del conducente. Nonostante le ferite, l’autista ha deciso di non recarsi in ospedale e ha continuato il proprio turno dopo aver segnalato l’accaduto ai carabinieri.
Un fenomeno in crescita
L’episodio di Botta di Sedrina è solo l’ultimo di una lunga serie di aggressioni ai danni del personale del trasporto pubblico. Violenza verbale, rifiuto di pagare il biglietto e, talvolta, aggressioni fisiche sono diventate dinamiche comuni per i conducenti, come denunciato dai sindacati di categoria.
Le organizzazioni sindacali chiedono da tempo maggiori tutele per il personale, attraverso un’azione congiunta tra aziende di trasporto e autorità locali. Tra le proposte vi è la creazione di un osservatorio che individui le tratte più problematiche, pianificando interventi di controllo mirati. Tuttavia, i progressi in questo senso sono stati limitati, e gli episodi di violenza continuano a verificarsi con preoccupante regolarità.
L’aggressione di Botta di Sedrina evidenzia la necessità di un intervento immediato per garantire la sicurezza dei conducenti. La denuncia del giovane aggressore rappresenta un passo importante, ma è essenziale affrontare il fenomeno con soluzioni strutturali per prevenire episodi simili in futuro.