Un ateneo in espansione
Per l’anno accademico 2024/2025, l’Università di Bergamo ha registrato 6.470 nuove immatricolazioni tra corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico, confermando un trend di crescita significativo. Gli immatricolati ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico sono aumentati del 10,2%, passando dai 4.326 del 2023 ai 4.766 del 2024. Un incremento che, secondo Giuditta Pezzotta, prorettrice con delega all’assicurazione della qualità, sottolinea l’attrattività dell’ateneo per studenti alla ricerca di percorsi formativi innovativi.
Più donne nelle aule universitarie
Il profilo dello studente UniBg evidenzia una predominanza femminile. Le donne rappresentano una parte importante della popolazione studentesca, con una forte presenza soprattutto nelle facoltà umanistiche. Secondo Scotto Di Luzio, prorettore con delega alla didattica, questa crescita riflette un’importante trasformazione sociale e culturale. Progetti come “Girls Stem” mirano inoltre a incentivare la partecipazione femminile nei corsi tecnico-scientifici, tradizionalmente dominati dagli uomini.
Lavoratori e ritorno alla formazione
Un fenomeno emergente riguarda l’iscrizione di studenti già inseriti nel mondo del lavoro. Sempre più persone decidono di tornare sui banchi universitari per qualificare la propria esperienza professionale o intraprendere nuove carriere. Questi studenti, spesso con percorsi di vita complessi, rappresentano una sfida per il sistema didattico tradizionale, spingendo l’ateneo a sperimentare nuove tecnologie e modalità di insegnamento.
Internazionalizzazione e diritto allo studio
Cresce anche il numero di studenti stranieri, attratti da corsi erogati in lingua inglese nelle aree economiche e ingegneristiche. Questo dato conferma l’inserimento dell’ateneo nei circuiti di scambio internazionale e il suo ruolo come crocevia culturale.
L’Università di Bergamo investe inoltre su politiche di diritto allo studio, come abbonamenti agevolati ai trasporti e finanziamenti per gli affitti dei fuori sede. Questi interventi sostengono il ritorno alla vita accademica in presenza, elemento che, come sottolineato da Di Luzio, è essenziale per la formazione completa degli studenti.