Abbandonata una gatta: salvata dopo tre giorni dai Vigili del Fuoco

La micia, bloccata su un albero presso l'oasi felina di Ponte San Pietro, è stata recuperata grazie all'intervento tempestivo dei pompieri. L'appello di "Gatti non parole" contro l'abbandono

Un episodio drammatico si è concluso con un lieto fine presso l’oasi felina di Ponte San Pietro, in zona Tassera. Una giovane gattina, abbandonata e terrorizzata, si è rifugiata su un albero altissimo dove è rimasta bloccata per tre giorni senza cibo né acqua. Grazie all’intervento immediato dei Vigili del Fuoco di Medolago, l’animale è stato messo in salvo e ora si trova al sicuro, sotto le cure dei volontari dell’associazione “Gatti non parole”.

La vicenda del salvataggio

La gatta, in evidente stato di shock, non sarebbe sopravvissuta senza l’intervento tempestivo. I pompieri di Medolago, chiamati d’urgenza, hanno affrontato un’operazione complessa, dimostrando grande abilità e sensibilità nel recuperare l’animale senza causarle ulteriori traumi. Ora la micia sta lentamente recuperando le forze, accudita dai volontari che gestiscono l’oasi con dedizione e risorse limitate.

Abbandoni che si ripetono: un precedente tragico

Solo un mese fa, l’oasi felina “I mici felici di Roby” aveva vissuto un caso analogo, ma con esito tragico. Jocelyine, una gatta anziana e fragile, era stata abbandonata attraverso una rete danneggiata. Disorientata e incapace di trovare cibo, è morta di fame prima che i volontari riuscissero a salvarla. Questo nuovo episodio, pur con un esito positivo, evidenzia la necessità di interventi strutturali per garantire maggiore sicurezza alla struttura e protezione per gli animali ospitati.

Danni e difficoltà per l’oasi felina

L’oasi di Ponte San Pietro, un rifugio per gatti in difficoltà, è gestita interamente grazie al lavoro di volontari e alle donazioni dei cittadini. Tuttavia, le condizioni della struttura sono precarie. Negli ultimi mesi, le recinzioni antifuga sono state danneggiate due volte: prima a luglio durante i lavori per una pista ciclabile e poi ad agosto a causa degli scavi per le utenze. Questi episodi hanno aggravato le difficoltà quotidiane dell’associazione, aumentando i rischi per gli animali ospitati.

L’appello della presidente Montanari

Letizia Montanari, presidente di “Gatti non parole”, ha ringraziato i Vigili del Fuoco per il salvataggio, ma ha espresso amarezza per l’inciviltà di chi abbandona gli animali e per il disinteresse verso la sicurezza della struttura: «Chi abbandona un animale in modo così barbaro dimostra una totale mancanza di rispetto per la vita. Con grandi sacrifici stiamo cercando di mantenere e migliorare l’oasi, ma abbiamo bisogno di maggiore supporto».

Come sostenere l’oasi

Per continuare a offrire un rifugio sicuro ai gatti in difficoltà, l’associazione lancia un appello a chiunque voglia contribuire. È possibile sostenere il lavoro dei volontari effettuando donazioni all’Iban IT09K0306909 606100000137863, con causale “donazione liberale”, o offrendo il proprio tempo come volontari.

La storia della gattina salvata è un monito contro l’abbandono e un invito a supportare realtà come “Gatti non parole”, che ogni giorno si battono per tutelare gli animali più vulnerabili.

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